Ricordiamo ancora i sei immigrati
morti carbonizzati nel centro di
detenzione Serraino
Vulpitta.
Chiediamo l'accertamento di tutte le responsabilita'.
Che vengano rese note le perizie dei tecnici e la relazione del sottosegretario
Maritati.
Perche', mentre
chiudono altri centri di detenzione il Vulpitta di Trapani
rimane ancora aperto?
Chiediamo
giustizia per gli immigrati morti carbonizzati nei roghi di
Legnano e Napoli.
Che si
abbia almeno il coraggio di dire che erano rom macedoni, e polacchi
rifiutati da un paese che
si definisce civile ma che rimane caratterizzato
da una legislazione che
chiude ogni possibilita' di ingresso legale ed
emargina i piu' deboli,
creando discriminazione anche tra gli immigrati.
Piangiamo tutti
gli immigrati morti carbonizzati, e quelli morti in mare
come le vittime dello speronamento
in Adriatico della Rades Kader vittime
dello sbarramento e dei
muri alzati a chiudere lo spazio comune europeo
dagli accordi di Schengen.
Non piangiamo soltanto.
Auto-organizziamo
forme di resistenza civile e legale accanto a tutte le
comunita' di immigrati esposti
al rischio della espulsione e
della deportazione. Nei
campi rom e nei quartieri abitati dalle comunita' di immigrati.
Organizziamo
dappertutto reti di urgenza che possano fare fronte tempestivamente ad
espulsioni e deportazioni.
Chiediamo al sig. D'Alema di non rilasciare piu' dichiarazioni ipocrite
mentre le Questure e le Prefetture sbattono la porta in faccia agli
immigrati in cerca di regolarizzazione.
Chiediamo a questo governo, chiediamo al Parlamento:
1) La sanatoria generalizzata di tutti gli immigrati presenti in
Italia,
unica via per il superamento della situazione di emergenza e di esclusione
sociale nella quale la applicazione restrittiva della normativa vigente
sta
ricacciando decine di migliaia di immigrati.
2) La applicazione della protezione umanitaria per tutti i Rom giunti
dai
Balcani o rifugiati di fatto nel nostro paese.
Chiediamo una nuova legge sull'asilo che riconosca in pieno l'asilo
costituzionale.
3) La assistenza sociale e la possibilita' di integrazione per tutti
i
richiedenti asilo in attesa delle decisioni della Commissione centrale.
4) Chiediamo la chiusura di tutti i centri di permanenza temporanea
ed una
nuova disciplina delle espulsioni, circoscritta a pochi casi, di effettiva
gravita', sotto il controllo dell'autorita' giudiziaria.
5) Il ripristino di condizioni di serenita' e vivibilita' nei campi
rom e
nei quartieri abitati da immigrati, oggetto in questi giorni di pesanti
operazioni di rastrellamento in diverse parti d'Italia.
IL COMPIANGERE NON BASTA!
CHIEDIAMO FATTI CONCRETI
E CONSEGUENTI
Fulvio Vassallo
Paleologo, Associazione
studi giuridici sull'immigrazione - Palermo
|
o |
Nel
quadro della riflessione sui nuovi ghetti, dopo l'ennesimo rogo in cui
sono morti cittadini stranieri, pubblichiamo un appello tratto il 27 marzo
2000 dalla
mailing
list
di
Peacelink.
Ma
la politica
troverà
il coraggio?
L'editoriale
Roghi
nei nuovi ghetti: una
lettera
al presidente della Repubblica |