i percorsi
Immigrati, cinque proposte al governo dopo i roghi
L'appello di Fulvio Vassallo dell'Associazione studi giuridici sull'immigrazione
 

     Ricordiamo ancora i sei immigrati morti carbonizzati nel centro di 
 detenzione Serraino Vulpitta. 
      Chiediamo l'accertamento di tutte le responsabilita'. 
      Che vengano rese note le perizie dei tecnici e la relazione del sottosegretario Maritati. 
   Perche', mentre chiudono altri centri di detenzione il Vulpitta di Trapani 
rimane ancora aperto? 
    Chiediamo giustizia per gli immigrati morti carbonizzati nei roghi di 
Legnano e Napoli. 
    Che si abbia almeno il coraggio di dire che erano rom macedoni, e polacchi 
rifiutati da un paese che si definisce civile ma che rimane caratterizzato 
da una legislazione che chiude ogni possibilita' di ingresso legale ed 
emargina i piu' deboli, creando discriminazione anche tra gli immigrati. 
   Piangiamo tutti gli immigrati morti carbonizzati, e quelli morti in mare 
come le vittime dello speronamento in Adriatico della Rades Kader vittime 
dello sbarramento e dei muri alzati a chiudere lo spazio comune europeo 
dagli accordi di Schengen. Non piangiamo soltanto. 

  Auto-organizziamo forme di resistenza civile e legale accanto a tutte le 
comunita' di immigrati esposti al rischio della espulsione e 
della deportazione. Nei campi rom e nei quartieri abitati dalle comunita' di immigrati. 

   Organizziamo dappertutto reti di urgenza che possano fare fronte tempestivamente ad espulsioni e deportazioni. 

             Chiediamo al sig. D'Alema di non rilasciare piu' dichiarazioni ipocrite 
             mentre le Questure e le Prefetture sbattono la porta in faccia agli 
             immigrati in cerca di regolarizzazione. 
             Chiediamo a questo governo, chiediamo al Parlamento: 
            1) La sanatoria generalizzata di tutti gli immigrati presenti in Italia, 
             unica via per il superamento della situazione di emergenza e di esclusione 
             sociale nella quale la applicazione restrittiva della normativa vigente sta 
             ricacciando decine di migliaia di immigrati. 
             2) La applicazione della protezione umanitaria per tutti i Rom giunti dai 
             Balcani o rifugiati di fatto nel nostro paese. 
             Chiediamo una nuova legge sull'asilo che riconosca in pieno l'asilo 
             costituzionale. 
             3) La assistenza sociale e la possibilita' di integrazione per tutti i 
             richiedenti asilo in attesa delle decisioni della Commissione centrale. 
            4) Chiediamo la chiusura di tutti i centri di permanenza temporanea ed una 
             nuova disciplina delle espulsioni, circoscritta a pochi casi, di effettiva 
             gravita', sotto il controllo dell'autorita' giudiziaria. 
            5) Il ripristino di condizioni di serenita' e vivibilita' nei campi rom e 
             nei quartieri abitati da immigrati, oggetto in questi giorni di pesanti 
             operazioni di rastrellamento in diverse parti d'Italia.

IL COMPIANGERE NON BASTA! 
CHIEDIAMO FATTI CONCRETI E CONSEGUENTI

Fulvio Vassallo
Paleologo, Associazione studi giuridici sull'immigrazione - Palermo

o Nel quadro della riflessione sui nuovi ghetti, dopo l'ennesimo rogo in cui sono morti cittadini stranieri, pubblichiamo un appello tratto il 27 marzo 2000 dalla 
mailing list
di Peacelink.
 

Ma la politica
troverà il coraggio?
L'editoriale
 

Roghi nei nuovi ghetti: una
lettera al presidente della Repubblica

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