di
ALESSANDRO MARESCOTTI *
Cari genitori,
sono stato anche io militare, come lo sono ora i vostri figli, e ho avuto
la responsabilità di essere ufficiale dell'Esercito Italiano. Ciò
mi ha consentito di studiare i regolamenti militari e di conoscere diritti
e doveri di chi è in divisa. Ho scritto pertanto una guida dedicata
a voi e ai vostri figli. Vi può tornare utile, la potete fotocopiare
e spedire ai vostri figli.
Attualmente
faccio l'insegnante. Spiego ai miei studenti che bisogna conoscere i propri
diritti per farli valere. Alcuni di voi sono a ragione preoccupati per
la salute e la sicurezza dei propri cari. E allora è bene mettere
in chiaro quali sono i diritti dei militari in questa situazione così
difficile e delicata. Prima però è bene dire che loro - così
distanti da casa - senza il vostro appoggio e interessamento, sono debolissimi
e indifesi. Quando ero militare mi ammalai seriamente e fu mio padre -
che non uscì fuori dalla caserma finché non fu sicuro che
fossi ben curato e rispettato - a pretendere che venissero garantiti i
miei diritti.
Altri soldati sono invece
usciti dalla caserma in una bara, senza spiegazioni convincenti, e da allora
sono nate delle associazioni a tutela dei soldati, con cui PeaceLink è
in contatto.
Se scendono in capo le famiglie
tutto cambia: voi avere il potere di condizionare le scelte del governo,
scrivendo ai giornali, ai parlamentari, minacciando di non dare più
il vostro voto a chi si disinteressasse dei vostri. Rompendo il silenzio
ed esprimendo la vostra preoccupazione mettete alle strette chi vi vorrebbe
timorosi e passivi spettatori. Dobbiamo chiedere che si facciano tutti
i controlli sanitari e ambientali senza badare al risparmio: "Risulta ufficialmente
che la spesa annuale della Camera dei deputati, a Roma, per carta igienica,
è di lire 1.200.000.000 (un miliardo e duecento milioni)", scriveva
tredici anni fa Danilo Dolci. Chiediamo pure senza timore che si risparmi
un po' di quella carta igienica e che si tutelino nella fattispecie le
vite dei vostri figli che valgono certamente di più.
* Presidente di PeaceLink
a.marescotti@peacelink.it
http://www.peacelink.it
GUIDA PER I GENITORI DEI
MILITARI IN MISSIONE
Cosa potete fare voi per
tutelare i vostri figli?
Ecco un decalogo per far
valere i diritti dei soldati alla sicurezza e alla salute.
1) Potete collegarvi al sito
Internet di PeaceLink e consultare le mappe dove è caduto l'uranio
impoverito. Stampatele e inviatele ai vostri figli in modo che possano
rendersi conto se sono in una zona con uranio impoverito. Facendo ciò
non state commettendo alcun reato. Le mappe che stamperete e invierete
non costituiscono violazione di segreto militare. Se venisse chiesto da
dove provengono si dica che provengono dal Ministero dell'Ambiente. Purtroppo
il governo italiano preferisce non diffonderle si Internet, forse per non
allarmare. Noi riteniamo invece che diffondendole sia compiuto un primo
passo per quelle misure di prevenzione indispensabili a tutelare la vita
e la salute delle persone in loco.
2) In ogni caso anche in
loco - con un collegamento ad Internet - si possono scaricare le mappe
della presenza dell'uranio impoverito collegandosi a PeaceLink all'indirizzo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/u238/index.shtml
3) Le mappe stampate possono
essere distribuite alla popolazione locale in modo che anche essa sia protetta.
Se la popolazione locale sarà avvisata vi sono buone possibilità
che tra i civili nascano iniziative che chiedano rilevazioni ambientali
accurate.
4) E' nell'interesse sia
dei militari sia dei civili chiedere analisi e rivendicare la pubblicità
di quei dati, piantando cartelli e divieti di transito nelle aree contaminate.
5) E' bene ricordare che
la radioattività non ha odore, colore e sapore. La polvere di uranio
si può nascondere ovunque e mescolare alla polvere normale. E' un
nemico subdolo e invisibile. Nessun ufficiale, politico o scienziato può
garantire che non esista pericolo senza aver prima compiuto analisi dettagliatissime.
6) Le mappe inserite su
PeaceLink indicano la presenza di uranio impoverito contenuto nei proiettili
lanciati dagli aerei A-10 Thunderbolt. Se vostro figlio opera in quella
zona telefonate al numero verde 800228877 messo a disposizione dall'esercito
per le famiglie (in funzione dalle 8 alle 16.30). Chiedete conferma se
in quella zona a loro risulta la caduta di armi ad uranio impoverito. Possibilmente
registrate la telefonata e se non vi convince registratela e inviatela
ai giornali che stanno prestando attenzione al problema. Se vi dicono che
l'uranio impoverito non è pericoloso chiedete conferma di ciò
facendovi inviare documentazione scientifica ufficiale del Governo o dell'Amministrazione
militare. Chiedete nome e cognome di chi sta parlando al telefono con voi,
è importante.
7) Se vostro figlio opera
in una zona dove è caduto uranio impoverito, richieda con domanda
scritta protocollata (conservare il numero di protocollo), i manuali e
TUTTE le norme di precauzione scritte che sono state diramate dalle autorità
in proposito. Che fare a questo punto?
7.1) Si esiga che alla domanda
scritta venga data non risposta orale ma una risposta scritta protocollata
in cui siano elencati gli estremi di tutti i documenti consegnanti in risposta
alla domanda scritta.
7.2) Nel caso tali materiali
siano coperti da segreto militare ciò deve essere indicato nella
risposta scritta delle autorità militari in modo che il materiale
consegnato non venga ritirato alla fine della missione ma possa rimanere
agli interessati come attestazione della pericolosità delle operazioni
svolte e delle precauzioni adottate.
7.3) Se si non ottenesse
risposta in con questa procedura fatevi avvisare da vostro figlio e comunicate
ciò ai giornali. Se invece vostro figlio avrà a disposizione
le norme di tutela allora potrà rifiutarsi di eseguire mansioni
in cui non fossero adottare le misure di sicurezza in esse previste.
7.4) Chi chiedesse di violare
tali norme di sicurezza (anche se fosse il generale in persona) inciterebbe
a compiere un reato; gli si può opporre il regolamento militare.
La legge n.382 dell'11/7/78 recita infatti all'articolo 4: "Gli ordini
devono, conformemente alle norme in vigore, attenere alla disciplina, riguardare
il servizio e non eccedere i compiti di istituto. Il militare al quale
viene impartito un ordine contro le istituzioni dello Stato o la cui esecuzione
costituisce manifestamente reato, ha il dovere di non eseguire l'ordine
e di informare al più presto i superiori". Nel caso in cui il superiore
chiedesse che vengano svolte mansioni che violano le norme di sicurezza
occorrerà chiedere al superiore che egli metta per iscritto l'ordine.
Nel caso lo facesse si potranno informare i suoi superiori e si potrà
opporre rifiuto motivato essendo reato un ordine che in tempo di pace mette
inutilmente a repentaglio la vita di un militare. Se l'ordine venisse da
un alto ufficiale comunicatelo a PeaceLink: v
errebbero avvisati i parlamentari
delle Commissioni Esteri e Difesa.
8) Le mappe che abbiamo
messo sul sito non contemplano l'uranio impoverito caduto con i missili
da crociera Tomahawk. Quindi indicano i siti colpiti sicuramente ma non
si può assolutamente escludere la presenza di altre tonnellate di
uranio impoverito in zone non indicate. Che fare nel dubbio?
8.1) Potete chiedere quindi
- per iscritto con raccomandata A.R. - al Ministero della Difesa in quali
punti sono caduti quei missili e se lì opera per caso vostro figlio.
8.2) Mandatene una copia
ad un giornale locale: verrebbe pubblicata sicuramente e avrebbe un impatto
superiore. Firmate sempre la lettera inviata al giornale, chiedendo eventualmente
di non riportare il nome per ragioni di riservatezza.
9) Chiedete al numero verde
della Difesa 800228877 di poter conoscere i dati della radioattività
e dell'inquinamento rilevati nella zona in cui opera vostro figlio e di
poter disporre di copia scritta di tali analisi. Ricordatevi che è
vostro diritto (ed è altresì diritto di vostro figlio) conoscere
tali dati. Il diritto di accesso dei cittadini alle informazioni è
un principio enunciato nella legge istitutiva del ministero dell'ambiente
(art.14 della legge 349 dell'8/7/86) e stabilisce che tutti i cittadini
hanno diritto di accedere alle informazioni sullo stato dell'ambiente presso
gli uffici della pubblica amministrazione e di ottenere copia dei relativi
documenti. A questo punto:
9.1) se non vi sanno o non
vi vogliono rispondere dite che - se non avete dati scritti in proposito
- avvisate i giornali;
9.2) se oppongono il segreto
militare, fate lo stesso: vi stanno nascondendo informazioni da cui dipende
la salute e la vita di vostro figlio;
9.3) se dicono che non è
di loro competenza, chiedete a quale ufficio fare tale richiesta;
9.4) se non avete risposte
da altri uffici o se vi rimpallano da un telefono all'altro scrivete ai
giornali elencate tutti i numeri di telefono a cui vi siete rivolti invano
e sollevate il problema di fronte all'opinione pubblica. La vostra protesta
non passerà inosservata.
10) Infine non preoccupatevi
delle "punizioni disciplinari" e avvisate i vostri figli che la tutelare
della salute è un diritto costituzionale fondamentale sancito dall'articolo
32 della Costituzione e l'articolo 23 della legge n.382 dell'11/7/78 garantisce
l'impossibilità che un militare venga punito per aver esercitato
un diritto: "L'esercizio di un diritto ai sensi della presente legge esclude
l'applicabilità di sanzioni disciplinari". Siate sicuri di ciò
e non fatevi intimorire. Infatti:
10.1) se venisse obiettato
che tale diritto alla salute non è contemplato dalla legge in questione,
si faccia osservare che ciò non è vero in quanto all'articolo
3 è scritto che "ai militari spettano i diritti che la Costituzione
della Repubblica riconosce ai cittadini";
10.2) la Costituzione all'art.32
dice chiaramente: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività."
10.3) se venisse obiettato
che "la legge impone ai militari limitazioni nell'esercizio di alcuni di
tali diritti" (frase presente nell'art.3 di cui sopra), si chieda per iscritto
quale legge limiti il diritto alla salute dei militari: non esiste tale
legge, non ritorneranno sull'argomento e capiranno che vostro figlio non
è un cretino.
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o |
In
questi giorni il sito di PeaceLink
e'
particolarmente lento.
Sono
aumentati di molto gli accessi di coloro che cercano informazioni sull'uranio
impoverito.
Consigliamo
di
cliccare
qui
per
trovare piu' rapidamente le informazioni sull'uranio impoverito.
Nel
frattempo inviamo questa e-mail per rendere noto l'appello ai genitori
dei militari in missione.
Novita':
il Ministero dell'ambiente ha convocato per domani una conferenza stampa
per diffondere le mappe dettagliate che PeaceLink ha gia' messo sul suo
sito da domenica.
E'
una conferma che la mobilitazione su Internet... smuove il governo!
Il
lungo silenzio
di
ministri
e
giornalisti
quando
fioccavano
le
denunce...
L'Italia
delle
parate
militari
Nucleare,
l'inquietante carosello segreto delle fughe e delle
scorie
(10
gennaio 2001)
Le
news
e
i commenti
nel
notiziario
di
Nonluoghi
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