Da oltre un mese, come avranno
constatato quei lettori de
Il Messaggero che navigano in Internet, chi tenta di
collegarsi con il sito del nostro giornale per consultarne la
versione telematica, utilizzando l'indirizzo riportato con
evidenza in prima pagina, addirittura nella, testata
(http://www.ilmessaggero.it), si trova di fatto "dirottato"
ad un altro "indirizzo": quello del portale del Gruppo che
detiene la proprietà della testata, Caltanet. Il
lettore-navigatore se ne chiede probabilmente la ragione, e
forse anche cosa ne pensi la Redazione del suo giornale
preferito.
Ebbene: questa inusitata e forzosa "deviazione" non è
certo stata sottovalutata né dalla Redazione, né dalla sua
rappresentanza sindacale. Al contrario, essa è, sin
dall'inizio, al centro di un faticoso confronto fra i giornalisti
e l'Editore, insieme ad altri temi fondamentali che
riguardano la cosiddetta "nuova informazione", cioè
l'informazione via Internet. Un confronto in cui l'obiettivo
dei giornalisti è sempre stato anzitutto quello di rispondere
alla fiducia crescente riposta in questa testata dal suo
pubblico, come testimoniano i dati di diffusione; oltre al
ripristino della normalità per quanto riguarda l'indirizzo, e al
rispetto della volontà di chi sceglie il sito Internet a cui
collegarsi ed è invece obbligato a transitare da un altro.
Perciò, durante il confronto, la Redazione ha chiesto che
siano assicurati:
a) fin da ora, una presenza de Il
Messaggero su Internet, con
modalità non penalizzanti nei
confronti del prodotto "di carta",
che i lettori ben conoscono e
apprezzano, e delle iniziative da
tempo messe in campo m questo
settore da gran parte della
concorrenza. Modalità che, inoltre,
garantiscano il lettore-navigatore
da possibili commistioni o
confusioni con altri prodotti
telematici, di diversa natura;
b) un futuro sviluppo on line del
nostro e vostro quotidiano, che ne
permetta in prospettiva una
presenza, un prestigio e un
successo, nel panorama della
nuova editoria telematica, non
inferiori a quelli conquistati dal
giornale "di carta" in oltre un
secolo di storia, e consolidati negli
anni più recenti.
Del resto, i giornalisti de Il Messaggero si sono dichiarati
ampiamente disponibili ma finora invano, a una
partecipazione della Redazione alle iniziative di nuova
editoria nel frattempo messe in atto dal Gruppo
proprietario; purché in un quadro chiaro e trasparente di
accordi, che renda possibile l'apporto di qualità, credibilità
ed efficacia, che è patrimonio storico e irrinunciabile de Il
Messaggero.
La Redazione è cosciente della novità dirompente di molti
tra i temi in discussione, e rispettosa dei segnali di
attenzione al ruolo e all'apporto dei giornalisti che l'Editore,
ma in altri campi, ha mostrato di voler dare. In particolare,
la previsione - nel quadro della quotazione in Borsa del
Gruppo editoriale - di un'emissione azionaria riservata ai
dipendenti sembra individuare questi ultimi, in modo
certamente apprezzabile, anche come compartecipi; non
soltanto e sempre, sterilmente, come controparte. Ma
proprio per questo, i giornalisti non possono che segnalare
lo stridente contrasto fra questa iniziativa e l'esclusione di
fatto de Il Messaggero - la componente più prestigiosa e
consolidata del patrimonio editoriale del Gruppo - dagli
sviluppi dell'attività su Internet.
Nel confronto con l'Editore, la Redazione ha messo in
campo il massimo di disponibilità, di senso di responsabilità
e (ci pare davvero di poter dire) di pazienza; per scelta dei
giornalisti, in un momento particolare per il Gruppo, non
sono state finora adottate azioni di protesta eclatanti o
dirompenti. Ma dopo oltre un mese di "dirottamento" del
sito Internet de Il Messaggero, e due di confronto faticoso
e altalenante sui temi generali dell'informazione on-line, di
fronte alle ultime risposte negative, contraddittorie e
pesantemente dilatorie dell'Editore, la Redazione è
costretta a constatare che questa via e questa
impostazione negoziale risultano oggi, e non certo per sua
scelta, impraticabili.
I giornalisti de Il Messaggero chiedono perciò, anzitutto,
l'immediato ripristino dell'accesso diretto al sito Internet del
quotidiano. E proclamano fin da ora, scusandosene con il
proprio pubblico, il ritiro delle firme per tre giorni, a partire
da sabato 24 giugno, pronti ad intraprendere ulteriori
iniziative, se verranno ancora rifiutate le garanzie minimali
di salvaguardia della propria professionalità, di sviluppo
nelle nuove tecnologie informatiche, e di credibilità nei
confronti di voi lettori.
Il Comitato di Redazione
de Il Messaggero
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o |
Pubblichiamo
un documento appena diffuso dal comitato di redazione - la rappresentanza
sindacale interna - del Messaggero di Roma, che rende l'idea della situazione
che stanno vivendo i giornali in una fase di trasformazione dell'informazione
che va molto più velocemente di qualunque iniziativa fin qui adottata
per tutelare chi produce notizie
e
chi fruisce dei mass media.
La
stampa
in
Internet
Una
giornata
tra
Fatima
e
il genoma...
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