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L'ombra del Potere e l'autocensura
"illuminata"
Merano, un giornalista scrive una storia
che piace. Poi viene accantonata perché scomoda
Questa storia la conosciamo in due, massimo tre. E’ la storia di un grosso appalto di lavori pubblici e di due paginette che raccontavano su Merano cose che infastidivano la gente che conta. Le paginette le potete leggere alla fine di questa storia. Ma vi avverto: è la storia di una sconfitta. Dunque, era
più o meno due anni fa. A Merano avevano deciso di ristrutturare
radicalmente le Terme (di fama mondiale, ma piuttosto in declino) e per
fare le cose in grande avevano indetto un concorso internazionale di idee.
La predisposizione e poi la gestione del concorso era stata affidata a
un gruppo di architetti di Bolzano.
Tra i testi,
naturalmente, non potevano mancare quelli scritti da meranesi illustri
– e magari interessati alla fortuna turistica della città. Ma gli
architetti volevano che ci fossero anche sguardi un po’ diversi, affettuosi
ma critici, informati ma esterni alla cucina cittadina. Erano architetti
piuttosto alternativi, volevano seminare anche qualche dubbio. Uno in italiano,
uno in tedesco.
Domando di nuovo e mi viene detto che – purtroppo – il mio testo non è stato utilizzato: dentro c’erano dei riferimenti a persone che contano, con le quali già c’erano problemi e non se ne potevano aggiungere altri. Non ci si resta
bene. Il pezzo che non avevano digerito era quello sul Kursaal, la sala
pubblica di gran gala di Merano, usato spesso per i balli del potere: e
lì si citava– non per nome, ma riconoscibili lo stesso - un
po’ di gente che conta. Tra gli altri, il presidente della Provincia Luis
Durnwalder, l’europarlamentare e padrone della casa editrice Athesia (“Dolomiten”)
Michl Ebner e l’ingegner Siegfried Unterberger, il grande costruttore,
l'ex Obmann della SVP, l'uomo che - si dice - a Merano conta più
di tutti". Il quale era, anche in questo appalto delle Terme, membro della
commissione giudicatrice dei progetti, o che so io.
Però
a me brucia. Brucia sentire l’invadenza del potere e la sua arroganza,
che più si esercita sulle piccole cose e più te la senti
addosso.
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o | Riccardo
Dello Sbarba (Volterra, 1954), insegnante e giornalista,
è collaboratore in lingua italiana del settimanale “FF – die Südtiroler Wochenzeitung“ e corrispondente dal Sudtirolo del "Manifesto". In
questo articolo per Nonluoghi racconta la vicenda legata a un suo scritto
critico su Merano, preparato nel quadro delle iniziative a margine del
concorso di idee per il progetto di ristrutturazione delle Terme
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