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Potere teologico, monopolio dell'anima e deliri di dominio...
Dominus Jesus: dal Vaticano la conferma che l'alta gerarchia è arroccata nel dogmatismo
 

  L'ultima dichiarazione vaticana Dominus Jesus ha destato sorpresa e scalpore per la sua chiusura dogmatica e la sua arroganza culturale e teologica.
Ma chi si stupisce è ingenuo. L'ortodossia cattolica non è sostanzialmente cambiata e pensa di avere il monopolio della salvezza. L'enfasi e la retorica vaticana sul dialogo con l'ebraismo e le religioni del mondo sono prevalentemente discorsi tattici e di maniera, ma il cuore dei vertici cattolici è altrove, pensa altre cose. Negare che esistano altre vie di salvezza aventi pari dignità del cristianesimo sembra oggi un'affermazione incredibile per una persona sana di mente e di media cultura. Gran parte dei teologi e delle teologhe lo affermano con vigorose argomentazioni da almeno 30 anni in modo sempre più deciso.

   Ma il papato è una struttura accecata dalla spirale del potere e non riesce a vedere oltre gli interessi di una casta che è prigioniera delle proprie ideologie, di una rozza arroganza e, in questo caso, di una ridicola ignoranza biblica. Certo, non può un burocrate e capo di stato come il papa essere esperto in teologia (sarebbe troppo esigere tale competenza in un papa che è occupato soprattutto nella gestione del potere e nella cura dell'immagine), ma almeno potrebbe consultare qualche altra voce oltre i teologi di corte e i cardinali di curia.
   Ma attenzione! Sarebbe grave se noi dessimo eccessiva importanza a questo sproloquio di un potere in delirio e in disperata difesa di sè. La teologia vaticana va presa per quel che è: una difesa di posizioni di potere priva da sempre di solide basi bibliche e culturali.

  L'autorità vera nella chiesa cattolica va cercata altrove: lì c'è solo dominio e potere. E' inutile fare polemiche. Occorre acquisire e diffondere una nuova coscienza cristiana che sappia, in obbedienza alla Parola di Dio, rimanere libera dai ceppi ideologici che le gerarchie cattoliche vogliono imporre al popolo di Dio. E' importante lavorare, studiare, pregare e fare comunità e fare teologia in una dimensione nuova, nutrita di confronto, di apertura, di humour, di libertà. Non si manca di rispetto a nessuno quando si smaschera apertamente una manovra oppressiva. Anche su questo terreno la diffusa coscienza cristiana e la civile riflessione dei popoli sono molto più aperte e costruttive: esistono molte vie di salvezza che possono trarre grande vantaggio dal reciproco senso di accoglienza, di confronto, di comune impegno per la liberazione umana e il bene di tutto il creato.

  Consigliamo la lettura di un bel volume del teologo Paul Knitter edito dalla Editrice Cittadella: "Una terra molte religioni". Il volume fa seguito ad una precedente opera dello stesso autore: "Nessun altro nome?" (Edizione Queriniana). Migliaia - sì, proprio migliaia - di opere come queste dimostrano che nelle chiese cristiane ci sono posizioni teologiche molto più serie e documentate. Lo studio teologico può offrire strumenti per una visione del dialogo interreligioso che, senza per nulla sminuire o smarrire l'identità cristiana, disarma le nostre presunzioni di monopolio della salvezza.

  Insomma, anche la chiesa cattolica è molto più bella di quanto la dittatura vaticana lasci intravvedere. Bisogna saper vedere e scegliere...
In Vaticano, "al di là delle sbornie dei raduni di massa c'è paura", scrive testualmente Marco Politi.
Questi arroccamenti, questi sbarramenti sono figli della disperazione dei vertici ecclesiali che temono la grande ondata di indifferenza, che sono terrorizzati dalla crescente consapevolezza che Dio parla lingue diverse, che non riescono più a bloccare le ricerche teologiche in atto.

   Ma c'è dell'altro: il conclave si avvicina e si sta scrivendo l'identikit del nuovo papa. La curia vuole garantire una totale continuità sui temi della morale, del magistero, della cosiddetta disciplina ecclesiastica.
 


o Dalla comunità cristiana di base di Viottoli (Pinerolo) riceviamo e volentieri diffondiamo 
una nota che riassume la presa di posizione sull'ultimo documento vaticano, Dominus Jesus.

Nel sito della comunità si 
può trovare molto altro materiale, compresi interventi e commenti 
sulla discussa beatificazione
di Pio IX.

Il Gay Pride
cristiano
 

(7 settembre 2000)
 
 
 
 

 

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