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interviste |
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di ROBERTO CARVELLI CERTE VOLTE, IN TRENO O IN AUTOBUS Certe volte, in treno o in autobus. Certe volte Bad Boy Bebo sente delle frasi e se le appunta su fogli volanti. Scrive le frasi che dimenticherebbe, che non sentirebbe più, per la paura che gli attimi siano eterni e finiti e spesso sono errori ma detti bene. VORREI CHE IO FOSSI Lì ha scritto su un foglio volante, voce di ragazza contro microfono di telefonino. NON SO COSA
ERA SUCCESSO… MA MARCO ERA CAMBIATO
Spesso la grammatica dice male quello che i sentimenti direbbero meglio senza regole.
IL MIO CUORE LA CASA DEGLI SBAGLI Mettere ali a questo sentimento. Non essere solo una pista di aerei che atterrano o volano. Essere aereo e benzina non casa degli aerei. Casa in controproducente
attesa, sempre. Essere ali e motori, energia per volare e cieli su cui
immaginare, vuoto in cui gettare gli sbagli e non tenere invece tutto dentro
come una tomba.
IO CHE CI TENGO AL MIO CORPO (preghiera di ogni giorno)
Io il mio corpo
(27/continua)
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o | La
narrativa
entra in Nonluoghi con le mini-storie di B. B. Bebo, scritte da Roberto Carvelli (Roma, 1968), giornalista, tra i fondatori di Nonluoghi. - Chi
è B. B. B.
(16
febbraio 2001)
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