HAI 40 ANNI
DI ROBERTO
CARVELLI
Hai
40 anni. Molte cose le hai capite, altre te le devono spiegare. Forse non
puoi gareggiare con le veline di Striscia (forse l’imbarazzo e la distanza
per un marito che le osserva rapito dietro il vetro della TV o nei cloni
dei supermercati del sabato) ma sei ancora bella.
Qualcuno se ne accorge, giovane
pure, se per distrazione hai lasciato trasparire qualcosa di un tuo te
più intimo che anni hanno abituato all’ombra e forse solo ora fortunati
occhi giovani fulminano. Gli occhi ci scivolano, altri ci sbattono ed estasiati
s’incantano. Ma questo dipende dagli occhi. Se sei sposata forse non sono
gli occhi di tuo marito e tu ti domandi se sia onesto lasciare che guardino
e chiudi il sipario dei lembi della camicia. Ma poi ti penti, poi. B) Sei
sola – divorziata o singola da tempi non sospetti – qualcosa ti dice che
non meriti l’attenzione di quegli occhi e ti dai mille e una giustificazioni
per chiudere la tua bellezza all’amore dei quarant’anni e non è
questione del tipo di amore, se rilassato o svelto, non sono i modi…il
tuo è un no assoluto.
Così a forza di no
assoluti nella contingenza, e relativi dopo, hai passato da più
anni i 40 e vedi il traguardo dei cinquanta e ancora hai dalla tua gli
occhi dei figli d’altre e dei tuoi coetanei….una donna è bella sempre…aveva
ragione tuo zio….Ma la tua è una bellezza speciale che sta addosso
anche a ventenni e trentenni merito dell’alimentazione e della ginnastica.
Merito del fascino, opzionale mai usato, inteso e sottinteso, smagato.
Peccare prima di peccare
e poi pentirsi senza agire o agire senza peccare ma vittima di formicolii
che non ti abbandoneranno – il concetto di peccato…hanno ragione le tue
amiche…sei vittima di un offuscamento culturale – ecco il tuo gran premio
sentimentale, qui i tuoi miglior tempi, le pole position, la bandiera a
scacchi. E passano un altro anno e una serata. Passano le occasioni e archivi
i giorni e i desideri. fai muro ai trenta e ritardi i cinquanta. Ti pianti
e non vivi l’ora.
A te tutto il mio amore.
(23/continua)
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La
narrativa
entra
in Nonluoghi con le mini-storie
di
B. B. Bebo, scritte da Roberto Carvelli (Roma, 1968), giornalista,
tra
i fondatori
di
Nonluoghi.
Questi
lampi narrativi si arricchiranno via via di nuove puntane con cadenza indeterminata:
dipende dagli umori di Bad Boy Bebo...
La
prima puntata
Il
sommario
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