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Salute mentale, il rischio neurolettici
Un appello alla Consulta nazionale contro l'abuso di psicofarmaci dannosi
 

 
La Consulta nazionale per la salute mentale dovrebbe, nel formulare la "Carta dei diritti degli utenti e degli operatori in psichiatria", discutere seriamente dei gravi e irreversibili danni causati dai Neurolettici. L'incidenza statistica dei danni extrapiramidali (64%; APA), cognitivi ed emozionali, è motivo di allarme in quanto non esiste alcuna cura per porvi rimedio. 

  Esperti in psichiatria dichiarano che la terapia con neurolettici è una lobotomia chimica (P. Breggin) e che le probabilità di ricadute prescindono dall'assunzione del farmaco (D. Cohen). La loro efficacia di sedazione , sia a breve che a lungo termine, non supera il 36% dei casi. Inoltre possono essere mortali per l'insorgenza della "sindrome maligna da neurolettici" (5%-20% di mortalità se non trattata in tempo; APA) che ha una incidenza statistica dell'1%-2% (APA). E' scientificamente provato che i neurolettici non curano i disturbi mentali. Gli antipsicotici possono causare gravi e irreversibili psicosi tardive, farmacoindotte, peggiorando le condizioni mentali delle persone. Altre ricerche evidenziano che le persone con disturbi mentali non sono piu' pericolose di quelle normali sia nella vita civile (fondazione Mac Arthur) che tra coloro che sono stati in carcere (James Bonta). 

   Eccessivo e interessato ci pare l'allarmismo sull'incremento dei disturbi mentali considerando le probabilità di errore e i limiti insiti nel DSM. Riteniamo deprecabili l'istituto del TSO e la somministrazione coatta di psicofarmaci. Chiediamo l'abolizione di questa prassi in quanto lesiva dei Diritti Umani e strumento di persecuzione politica nei regimi totalitari. La prescrizione generalizzata di psicofarmaci, neurolettici in particolare, i tempi lunghi di somministrazione, rendono la psichiatria organicista nella prassi malgrado assunzioni teoriche di segno contrario. Auspichiamo che la psichiatria abbandoni la funzione di controllo sociale , la fondazione di una psichiatria senza psicofarmaci, non organicista, che ripudi ogni tipo di terapia cruenta, che sia coerente con il giuramento di Ippocrate.

Claudio Ajmone

Psicologo e Psicoterapeuta
Direttore di Proxima, Psicologia e Scienze Umane: 
Menbro del Direttivo e Comitato scientifico
Rivista e Associazione "Anthropos & Iatria"
Membro di Redazione Rivista "Informazione, psicologia,
Psichiatria, Psicoterapia"


 





o Nonluoghi ha aderito all'appello pubblicato accanto dello psicologo
e psicoterapeuta torinese Claudio Ajmone che vuole dare un segnale antipsichiatrico ai lavori della Consulta nazionale sulla salute mentale in cui rischia di passare inosservato l'abuso di psicofarmaci, con grande soddisfazione 
dell'industria farmaceutica.

Questo l'invito dell'autore al navigatore di Nonluoghi:
"Se condividi questa dichiarazione inviala, senza modificarla, alla segreteria della Consulta e a Psichiatria Democratica mettendo il tuo nome e cognome in calce.
Non inviare allegati, intaseresti il loro sistema postale e invieresti probabilmente un inutile doppione; piuttosto segnala in calce il sito cui arrivi cliccando qui per gli opportuni approfondimenti bibliografici a sostegno di quanto hai sottoscritto. 
Se ci farai una copia carbone della mail ci permetterai di monitorare l'iniziativa. La "Carta dei diritti degli utenti e degli operatori in psichiatria" sarà discussa il 28 settembre 2000 a Roma dalle 9 alle 14 presso il centro congressi Frentani, via dei Frentani 4".

(28 agosto 2000)

 

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