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pensieri
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Haider e i travestimenti
della storia
L'onda della destra xenofoba a cavallo
delle Alpi vista da un obiettore etnico in Alto Adige
Considerazioni
semiserie-grottesche di un osservatore un po' "coinvolto" (come membro
del MOET - movimento obiettori etnici, certo, ma anche come modesto studioso
di fenomeni politici e sociali), a fine estate 2000: la NDP tedesca (i
Possibile che nessuno conosca/ricordi il grande sociologo made in Suisse
Jean Ziegler e il suo "Die Schweiz waescht weisser" (La Svizzera lava più
bianco), dove si parlava sempre tanto a proposito di narcodollari e altro
"lavati e ripuliti".E il South-Tyrol sarebbe invece il "Holy land" dove
questo non accade? Crediamo davvero? Non occorre aver letto Hilferding
e le sue analisi sul capitale finanziario e bancario per capire, basta
un po' d'informazione e di capacità di rifletterci sopra. E
Qualche giorno fa un filosofo e teorico della politica non sciocco ma non nuovo alle gimkane politiche come Armando Plebe lo scusava (Libero del 29/8/2000) lo scusava dicendo in sostanza che, se fosse un vero nazista, non vorrebbe le macroregioni perché esse verrebbero a contenere austriaci, italiani, slavi mentre un vero nazista sarebbe abbarbicato ancora al mito della pura razza ariana. Ora, delle due l'una: 1) o Plebe è ingenuo e crede a quanto scrive e allora... lasciamo le conclusioni al lettore oppure 2) Haider è al servizio di non si sa che cosa. Possibile che non si capisca che un neonazismo anche solo un po' "aggiornato" dovrà fingere un po' di camouflage? Poi attaccherà gli immigrati, anzi demanderà alla manovalanza naziskin, ma in pubblico e ufficialmente vestirà in doppiopetto. Per chi ha reminiscenze cronachistiche, il vecchio Msi-schizo: quello in doppiopetto ma anche quello dello "scontro fisico"... Torniamo un attimo
all'Alto Adige e al Nord-Est tentato da Haider: il Nord-Est veneto da Haider
è tentato poco e solo econonicamente (ma è già pericoloso
e come!), in Alto Adige invece le forze telluriche di un pangermanesino
invero annacquato e molto contadinesco vengono fin troppo evocate. NDP,
ancora: in certe regioni tedesche (Baviera in primis, lo sappiamo) la "Nationale
Zeitung" va fin troppo bene, per non dire del grasso borghese criptonazista
evocato da Pasolini in "Porcile" che legge la "Bild" (fogliaccio popolare,
da sempre di destra in ogni senso, non a caso obiettivo polemico di Boell
in "Die verlorene Ehre der Katharina Blum") e poi in un cassetto tiene
la NatZ... Terza resurrezione neonazista nella BRD, dopo la NDP anni
'70 di Von Thadden, sciocco nobilotto emulo dell'imbianchino e i Republikaner
di qualche anno fa, peraltro ancora sulla breccia. Come diceva zio Carletto
(Marx, ovviamente ) la prima volta la storia si presenta come tragedia,
la seconda come farsa. E la terza? Speriamo non come farsa tragica, fate
voi.
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o | Eugen
Galasso, critico letterario e teatrale, vive e lavora a Bolzano, dove è
stato candidato a sindaco nella primavera 2000 per la lista degli obiettori
etnici. Per il rifiuto della schedatura etnica la lista, come fu per la
candidatura di Alex Langer dieci anni prima, non è stato ammessa
alle elezioni. Verso
la fine
Il
Tirolo fra Andreas Hofer
Le "epurazioni" viennesi: Pelinka condannato per diffamazione Il programma di Haider: "L'Austria non è adatta alla immigrazione" (4
settembre 2000)
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