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Haider a San Sabba? Appello per una grande ingerenza umanitaria e democratica
 


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   «Noi uomini e donne della società civile rifiutiamo e respingiamo l'annunciata visita di Joerg Haider al campo di sterminio della Risiera di San Sabba.
Non vogliamo dare credito ad un personaggio che da anni esalta il razzismo e la xenofobia. Ci preoccupa ancor di più l'intento dell'asse Polo-Lega di esportare qui da noi il modello carinziano fatto di egoismo, comunità chiuse e paura di ogni diverso. Intendiamo disobbedire alla celebrazione dell'odio e del qualunquismo.
   
   Prendiamoci per mano e diamo vita ad una grande ingerenza umanitaria e democratica che sbarri l'ingresso della Risiera ad Haider. Facciamo appello a tutti i cittadini e le cittadine a partecipare in forma pacifica e non violenta alla manifestazione che si terrà in occasione della preannunciata visita». 
   
   L'astrofisica triestina Margherita Hack è la prima firmataria.
   (8 febbraio 2000)

  


o Il governo di centro-destra o di destra-centro della regione Friuli Venezia Giulia invita Haider a Trieste e alla risiera di San Sabba, l'unico campo di sterminio nazista in Italia. Un gesto vergognoso e propagandistico, l'invito, come propagandistica sarebbe la visita alla quale il comitato che gestisce San Sabba ha già detto di no ("quel giorno saremo chiusi").
Intanto, il cancelliere austriaco Schuessel che ha sdoganato gli xenofobi ora promette risarcimenti agli ebrei costretti ai lavori forzati (meglio tardi che mai, non gli è venuto in mente prima?) e lancia proclami sulla necessità che l'Austria si assuma le responsabilità del suo passato. Ma sembra più che altro una manovra per distogliere l'attenzione dalla vera emergenza: il presente. Eh, no, Schuessel non penserà mica di fregare tutti così? L'Austria faccia pure i conti col suo passato, dato che evidentemente ne ha molti ancora in sospeso; ma l'urgenza è il presente del suo governo, contestato all'interno e all'estero. La smania di potere del democristiano Schuessel ha generato questo mostro di governo che inquieta il mondo: ora si prenda lui, il cancelliere, le sue responsabilità individuali e non tenti patetiche e intempestive fughe nel passato dalle quali non viene altro che una conferma della pochezza politicadi questo sdoganatore di razzisti. Tenda doverosamente la mano agli ebrei violentati 50 anni fa, ma non si dimentichi di quelli del 2000, che hanno il volto di tutte le razze e di ogni gruppo o singolo dileggiato dai suoi nuovi partner di governo. Che pena, herr Schuessel.
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