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Al governo etiopico: fermare
la guerra, sbloccare gli aiuti umanitari
L'appello dell'Associazione per i popoli
minacciati che invita a scrivere alle ambasciate
Con un'azione a mezzo fax su scala europea, l'Associazione
per i Popoli minacciati intende protestare contro la fame e la guerra in
Etiopia. Soci e simpatizzanti dell'APM inonderanno di fax le Ambasciate
etiopi di Roma (06.4403653) e Vienna (+43.1.7102171), per sollecitare l'Etiopia
ad interrompere senza indugi la guerra con l'Eritrea e ad attuare il piano
di pace dell'Organizzazione per l'Unità africana (OUA).
Ecco il testo del fax. "Con questa
azione simbolica vogliamo dare un segnale contro l'aggravamento della catastrofe
della fame, causata da questa guerra. Non possiamo né vogliamo accettare
in silenzio il fatto che gli aiuti umanitari, di cui v'è urgentissimo
bisogno, non possono raggiungere le popolazioni sofferenti perché
le autorità dell'Etiopia stanno impegnando praticamente tutti i
camion disponibili nell'area di guerra. È scandaloso che l'Etiopia
abbia vietato alle organizzazioni umanitarie di noleggiare autocarri privati
per il trasporto degli aiuti. Almeno otto milioni di persone, in Etiopia,
dipendono dagli aiuti alimentari internazionali. Le organizzazioni umanitarie
hanno dichiarato che negli ultimi giorni sarebbero giunti in Etiopia aiuti
in misura sufficiente, ma che la mancanza di mezzi di trasporto non ne
permetterebbe la distribuzione. Se il Governo dell'Etiopia non impiegherà
tutti i mezzi di trasporto per combattere la catastrofe della fame, accetterà
consapevolmente la morte per fame di decine di migliaia di persone, e commetterà
un grave crimine contro l'umanità".
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o | Le
autorità dell'Etiopia mentre fanno la guerra all'Eritrea degradano
la situazione della loro stessa popolazione, stretta nella morsa della
carestia e dell'impedimento
al trasporto degli aiuti umanitari internazionali. (Fonte agenzia AceA, Agenzia di stampa per i Consumi Etici e Alternativi, e-mail)
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