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Sciopero della fame per Sofri, Bompressi
e Pietrostefani
Michele Boato contro la condanna storica
dei tre ex di Lc e di tutto il movimento anni '70
"Ho seguito con attenzione tutte le fasi del processo di Venezia che si è concluso con la conferma a 22 anni di galera per Sofri, Pietrostefani e Bompressi. Mi sono reso conto della totale inconsistenza di alcuna prova che riguardi Pietrostefani (Marino dice di averlo incontrato ad un comizio a Pisa ma poi è stato dimostrato che non c'era; Marino dice di averlo incontrato a Milano, ma è stato dimostrato che stava a Torino); mi sono reso conto delle testimonianze assolutamente al di sopra di ogni sospetto che escludono che Bompressi potesse essere quella mattina a Milano, dato che era a Massa e che escludono che alla guida di quella macchina ci fosse Marino: in tre persone testimoniano che alla guida c'era una donna. Mi sono reso
conto che tutto si basa esclusivamente su una "confessione di Marino.
La Corte di Venezia non ha avuto il coraggio di smentire le sentenze dei colleghi magistrati di altre corti e se ne è lavata le mani dichiarando non risolutive le nuove prove portate dalla difesa di Sofri Di nuovo ingiustizia è fatta! Con Sofri, Bompressi e Pietrostefani viene calpestato anche l'onore di chi, come me, dal 1968 al 1976 ha partecipato alle lotte studentesche, operaie, nella chiesa, nell'esercito, nei quartieri per una società più libera, più giusta, con i metodi della nonviolema, dell'informazione, della difesa dei più deboli attraverso la loro unione e la crescita della cultura dei diritti civili. Per questo mi unisco alla protesta dei consiglieri comunali verdi di Firenze e di Roma e da oggi, mercoledi 26 gennaio 2000, inizio uno sciopero della fame a cui invito ad associarsi, anche per un solo giorno, ma dandone notizia, tutti/e coloro che hanno fame e sete di giustizia.
"Arrivato
al settimo giorno di sciopero della fame, decido di sospenderlo per passare
il testimone a altre persone che hanno deciso di impegnarsi sullo stesso
terreno: Leda Cossu ha iniziato uno sciopero della fame di tre giorni;
altre tre persone di Bassano, Mestre e Verona hanno scelto di fare un giorno
alla settimana ma chiedono di non rendere pubblico il loro nome.
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o | Sul
caso Calabresi torneremo anche in futuro, per ora, pubblichiamo la reazione
a caldo di Michele Boato,
ex di Lotta continua e oggi consigliere verde alla Regione Veneto, che
ha reagito all sentenza contraria alla revisione del processo con uno sciopero
della fame e invitando altri a un digiuno, almeno dimostrativo.
Il testo qui accanto è il fax che abbiamo ricevuto da Michele Boato, intitolato "per la giustizia e la verità la lotta continua". Aggiornato
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