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L'automobile pagata due
volte
Rapporto sui costi sociali e ambientali
del trasporto automobilistico in Italia
Il Terzo Rapporto "I costi ambientali e sociali del
trasporto in Italia: produzione, esercizio e smaltimento dei veicoli",
realizzato dagli Amici della Terra in collaborazione con le Ferrovie dello
Stato, ha analizzato il bilancio ambientale delle varie fasi del ciclo
di vita dei veicoli su strada, rotaia e aereo in Italia. L'indagine
La produzione dei veicoli La costruzione
di una singola autovettura comporta: l'uso di circa 1,2 tonnellate di materiali
(di cui circa 685 kg di acciaio, 117 di ghisa, 43 di alluminio, 8 di rame,
49 di vetro, 105 di plastica, 35 di gomma, 57 di vernici, piu altri 70
kg circa tra batteria, pneumatici e liquidi vari); il prelievo di 103 metri
cubi di acqua; l'emissione in atmosfera di piu di 4 tonnellate di CO2;
la produzione di 190 Kg di rifiuti non riciclati. Se si tiene conto che
in Italia circolano quasi 31 milioni di automobili e possibile avere un'idea
degli impatti ambientali della fase di produzione. A cio va aggiunto che
il peso medio delle autovetture di nuova produzione, anziché
diminuire, sta aumentando (le auto vendute nel 1997 pesano 991 kg, il 16%
in piu rispetto alle auto rottamate nello stesso anno): ciò va a
detrimento delle opportunita di riduzione dei consumi di carburante offerte
dai nuovi motori e dai nuovi materiali, ed e causa di un ulteriore aumento
dei danni ambientali della produzione e della quantita di risorse scarse
prelevate dall'ambiente.
L'uso dei veicoli Per quanto riguarda la fase di esercizio dei veicoli, il Terzo rapporto evidenzia come lo scarso sviluppo di un sistema efficiente di trasporto collettivo abbia portato ad un abnorme sviluppo di quello privato: su 862,8 miliardi di km percorsi dai passeggeri nel 1997 in Italia, ben 618,5 miliardi erano su autovetture (71%), 89,1 su autobus (10%), 57,6 su rotaia (7%), 49,2 su aereo (6%), 48,4 su moto e ciclomotori (6%). Nel 1997, per la mobilità su strada (passeggeri e merci) sono stati consumati carburanti per 35,8 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, circa 295.000 tonnellate di pneumatici di ricambio, 283.000 tonnellate di olii lubrificanti, 113.000 tonnellate di batterie di ricambio. I danni ambientali
e sociali provocati dalle auto private ammontano a 177,1 lire per ogni
chilometro percorso da un passeggero (pkm). L'uso dell'auto privata determina
inoltre enormi perdite di tempo per congestione stradale: nelle grandi
città italiane, nel 1997, sono state di 177 ore per abitante. Per
sfuggire al traffico, sempre più
Lo smaltimento dei veicoli Dato che i costi ambientali
dello smaltimento sono "ammortizzati" in relazione ai volumi di traffico
sviluppati nell'arco della vita del veicolo, la valutazione dei costi
Il Terzo Rapporto,
oltre ad analizzare i costi esterni del ciclo di vita dei vari mezzi di
trasporto, effettua anche una valutazione della sostenibilità ambientale
del sistema trasporti attraverso l'efficienza d'uso dei materiali impiegati
nei veicoli.
Il costo vero dell'auto. Per la collettivita: il Terzo Rapporto stima che durante il proprio ciclo di "vita" (circa 14 anni) una sola autovettura produce danni ambientali e sociali alla collettivita i cui costi sono così ripartiti: 1,1 milioni in fase di produzione; 36,3 milioni di costi esterni diretti dell'esercizio (incidenti, inquinamento atmosferico, effetto serra, congestione e rumore); 2,9 milioni di costi esterni indiretti dell'esercizio (costi ambientali della produzione di carburanti, batterie, oli, pneumatici e dello smaltimento degli ultimi tre); 0,5 milioni in fase di smaltimento dell'autovettura stessa. Totale? 40,9 milioni di lire, 2,8 milioni l'anno, 7.500 lire al giorno, 300 lire l'ora. Per il proprietario:
l'ACI stima che il prezzo medio di listino di un'autovettura acquistata
nel 1997 sia di 38,1 milioni di lire e che, con gli accessori, sale a 43,8
milioni. Durante la vita dell'autovettura il proprietario acquista ulteriori
accessori per 1,9 milioni, arrivando in questo modo ad una spesa complessiva
di 45,7 milioni. Le tasse automobilistiche pagate nel corso della vita
dell'auto ammontano a 4,6 milioni di lire. A queste spese si aggiungono
11,5 milioni di premi per l'assicurazione RCA e 3,6 milioni per ricovero
e parcheggio del veicolo. Fin qui, senza aver ancora spostato l'auto, arriviamo
a 65,4 milioni (si tratta dei cosiddetti costi fissi, cioè indipendenti
dal numero di chilometri percorsi).
La collettività
esprime un'enorme disponibilità a pagare per questo sistema di mobilità:
ogni anno, in Italia, i costi delle autovetture private circolanti ammontano
a circa 350.000 miliardi di lire, di cui 237.000 miliardi sostenuti direttamente
dai proprietari, ed altri 113.000 miliardi sono costi dei danni provocati
ed esternalizzati sulla collettività. Questo salasso puo essere
ridotto, a sollievo delle tasche dell'utente e a beneficio della collettivita?
Se si considerano le spese di acquisto e di esercizio delle autovetture
in Italia sul loro arco di vita medio, è possibile stimare una spesa
che supera i 4.000.000 di miliardi di lire in 14,7 anni, una cifra che
ammonta a piu del doppio del PIL del 1997 (1.950.680 miliardi di lire),
e questo senza considerare la spesa necessaria per le altre categorie di
veicoli passeggeri e merci.
Il Terzo Rapporto
degli Amici della Terra e delle Ferrovie dello Stato dimostra la necessità
e la convenienza economica di una politica dei trasporti di lungo periodo,
capace di valutare, con dovuto anticipo, non solo la domanda e l'offerta,
ma anche gli impatti ambientali e i costi esterni delle varie modalità
di trasporto, in maniera tale da evitare i circoli viziosi tipici (ad es.
uso dell'auto, congestione, costruzione di nuove strade, crescita dell'uso
dell'auto, nuova saturazione). Ciò consentirebbe di pianificare
in maniera razionale e integrata gli investimenti e le misure di regolazione
e promozione necessarie per massimizzare l'efficienza e la compatibilità
ambientale del sistema dei trasporti: con una parola, la "sostenibilità"
del sistema.
Abbiamo dimostrato che per i servizi di trasporto del futuro esiste un mercato potenziale enorme, a patto che l'offerta sappia assicurare, con la necessaria creatività e capacità innovativa, livelli di qualità del servizio almeno pari, se non migliori di quelli attualmente offerti dal veicolo di proprietà. Con una disponibilità di spesa pari a otto milioni l'anno per veicolo privato, crediamo che oggi questo sia possibile; 2. il potenziamento dell'iniziativa politica e programmatoria sui progetti strategici che richiedono molti anni per essere realizzati. Occorre pensare oggi agli interventi infrastrutturali necessari per assicurare una mobilità efficiente domani.
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o | Pubblichiamo
la relazione sintetica sui risultati del terzo Rapporto "Costi ambientali
e sociali dei trasporti in Italia: produzione, esercizio e smaltimento
dei veicoli" curato dagli Amici della Terra Il
Rapporto
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