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Austria, le minoranze linguistiche beffate dal governo
L'associazione per i popoli minacciati denuncia le operazioni di facciata di Haider&Co
 

   È lodevole il fatto che l’Austria professi finalmente il suo carattere ultinazionale. 45 anni dopo che il trattato di stato ha fissato i diritti delle minoranze nell’articolo 7, una norma programmatica; ora governo e parlamento riconoscono, meglio tardi che mai, l’Austria multilingue con una norma programmatica. 
  Questa norma è forse una risposta alle sanzioni dell’UE? La norma forse è stata resa possibile perché l’UE ha posto sotto osservazione l’Austria per via della partecipazione al governo del partito liberal-nazionale? 
  La norma programmatica è strutturata in modo da non contenere diritti rivendicabili dalle minoranze. È allora una norma per placare l’UE? È poco probabile che la presidenza francese dell’Unione Europea si dedichi alle questioni delle minoranze linguistiche austriache, visto la Francia stessa nega l’esistenza di minoranze nel proprio paese. 

  Il governo austriaco ha finalmente concesso i cartelli stradali bilingui nel Burgenland. Fino ad ora pero non si è espresso sul riconoscimento della minoranza slovena nella Stiria. Il governo ha annunciato il taglio del 30% le sovvenzioni alle radio delle minoranze. Un risparmio alla faccia della nuova norma programmatica!? 
In occasione del summit europeo il presidente della Carinzia Jörg Haider ha presentato un dépliant sulla Carinzia, sottolineando l’esemplare situazione delle minoranze slovene. Un opuscolo che presenta come dovuto alla regione Carinzia il lavoro culturale privato di varie associazioni di minoranze slovene. Una truffa al massimo livello! 

   Il consiglio dei saggi nominato dall’UE si è guardato bene dal lasciarsi distrarre dalle belle parole di questa norma programmatica. Infatti ha continuato ad appoggiare le richieste del Volksgruppenzentrum per una nuova legge per i gruppi etnici. Una legge che accolga le linee-guida europee per la tutela delle minoranze, come anche la Carta europea delle lingue regionali e minoritarie e la Convenzione-quadro del Consiglio d’Europa per la tutela delle minoranze nazionali. 
 


o Sulla situazione delle minoranze linguistiche
nell'Austria di Haider riportiamo un comunicato dell'Associazione per i popoli minacciati, che ha sede a Bolzano.

(12 luglio 2000)
 
 
 
 

 

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