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Zingari, una cammino lungo
mille anni
La partenza dall'India settentrionale
e il percorso nei secoli fino allo sterminio nei campi
nazisti (almeno mezzo milione di morti)
e alle recenti persecuzioni in Kosovo e altrove
Mille anni fa, un popolo lascia la sua terra, nell’India settentrionale, forse cacciato da invasori arabi, forse spinto dal desiderio di vedere altre terre, di essere libero. E’ un popolo fiero e orgoglioso. Sarà chiamato atsigani, tzigani, gitani, gitans, Zigeuner, zingari. Sono sempre in cammino,
attraversano la Persia e la Grecia, arrivano verso il dodicesimo secolo
in Europa.
Girano per il mondo,
non si fermano mai a lungo. Non hanno tempo per fare
Quando cominciano
a formarsi i grandi Stati europei, vengono allontanate le persone
Nel 1499, il
re Ferdinando il Cattolico bandisce dalla Spagna mori, ebrei e zingari.
Arriviamo così
al nostro secolo. Dal 1937 in poi, tutti gli zingari nomadi della Germania
Assieme a milioni
di ebrei, i nazisti sterminano durante la guerra
Una pagina recente delle persecuzioni degli zingari si è avuta in Kosovo, dove alla fine dei bombardamenti Nato migliaia di rom sono stati costretti a fuggire dalle loro case perché finiti nel mirino della vendetta dell'etnia albanese. Ma a differenza dei Serbi, che possono rifugiarsi oltre il confine con la Serbia, i rom non li vuole nessuno. (13 aprile
2000)
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Dalla
sentenza del Tribunale di Norimberga contro i criminali nazisti:
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