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Salute mentale, il rischio
neurolettici
Un appello alla Consulta nazionale contro
l'abuso di psicofarmaci dannosi
Esperti in psichiatria dichiarano che la terapia con neurolettici è una lobotomia chimica (P. Breggin) e che le probabilità di ricadute prescindono dall'assunzione del farmaco (D. Cohen). La loro efficacia di sedazione , sia a breve che a lungo termine, non supera il 36% dei casi. Inoltre possono essere mortali per l'insorgenza della "sindrome maligna da neurolettici" (5%-20% di mortalità se non trattata in tempo; APA) che ha una incidenza statistica dell'1%-2% (APA). E' scientificamente provato che i neurolettici non curano i disturbi mentali. Gli antipsicotici possono causare gravi e irreversibili psicosi tardive, farmacoindotte, peggiorando le condizioni mentali delle persone. Altre ricerche evidenziano che le persone con disturbi mentali non sono piu' pericolose di quelle normali sia nella vita civile (fondazione Mac Arthur) che tra coloro che sono stati in carcere (James Bonta). Eccessivo e interessato ci pare l'allarmismo sull'incremento dei disturbi mentali considerando le probabilità di errore e i limiti insiti nel DSM. Riteniamo deprecabili l'istituto del TSO e la somministrazione coatta di psicofarmaci. Chiediamo l'abolizione di questa prassi in quanto lesiva dei Diritti Umani e strumento di persecuzione politica nei regimi totalitari. La prescrizione generalizzata di psicofarmaci, neurolettici in particolare, i tempi lunghi di somministrazione, rendono la psichiatria organicista nella prassi malgrado assunzioni teoriche di segno contrario. Auspichiamo che la psichiatria abbandoni la funzione di controllo sociale , la fondazione di una psichiatria senza psicofarmaci, non organicista, che ripudi ogni tipo di terapia cruenta, che sia coerente con il giuramento di Ippocrate. Claudio Ajmone Psicologo e Psicoterapeuta
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o | Nonluoghi
ha aderito all'appello pubblicato accanto dello psicologo
e psicoterapeuta torinese Claudio Ajmone che vuole dare un segnale antipsichiatrico ai lavori della Consulta nazionale sulla salute mentale in cui rischia di passare inosservato l'abuso di psicofarmaci, con grande soddisfazione dell'industria farmaceutica. Questo
l'invito dell'autore al navigatore di Nonluoghi:
(28 agosto 2000)
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