copertina notizie percorsi interviste libri musica inchieste calendario novità scrivici
i libri

Pissarro, l'artista fra la realtà e l'utopia
Le lettere al figlio del pittore francese: l'arte e la tensione di giustizia e libertà
 


   Camille Pissarro (1830 - 1903), uno dei grandi pittori impressionisti, è presente in tutta la sua umanità e passione civile nel volumetto «Mio caro Lucien, lettere al figlio su arte e anarchia» (Elèuthera, 132 pagine, 18 mila lire), curato da Eva Civolani e Antonietta Gabellini.

  Si tratta di una raccolta di lettere scritte dall'artista di origine ebraica (spedite da Parigi o da altri luoghi francesi) al figlio Lucien (1863 - 1944) che si stava formando come pittore e incisore a Londra. Ne emerge la figura di un uomo umile e mite ma altrettanto attento e severo nei giudizi politici e culturali. E' palpabile la sua concezione dell'artista come interprete della realtà e dell'utopia («Esiste un'arte anarchica? Ogni arte lo è, se è vera arte») e quindi come catalizzatore del processo di presa di coscienza dei ceti poveri che potrà condurre alla rivolta e alla nascita di una società libera, più umana e più giusta, ispirata ai princìpi dell'anarchismo socialista.

   Dall'epistolario viene fuori anche la figura di un padre affettuoso che ha fortemente a cuore il destino del figlio, lo invita a studiare e a leggere, gli invia «I fiori del male» di Baudelaire e un libro di Verlaine, lo tiene costantemente aggiornato sull'Affaire Dreyfus («Zola sarà condannato in ogni modo, la folla gli è contro, proprio ingiustamente! Il popolo vuole un capo ed è unanime nel considerare l'esercito infallibile») e sul clima antisemita che avvolge Parigi. C'è anche un padre apprensivo nelle lettere di Pissarro, come quando invita ripetutamente Lucien a tornarsene in Francia mentre a Londra esplodono le bombe degli indipendentisti irlandesi. 

   Ma il filo conduttore del percorso epistolare è l'arte, i periodi di stenti e i riconoscimenti, i dibattitti e le esposizioni degli impressionisti, il clima di un'epoca in movimento raccontato da un artista che non poteva sopportare l'idea di passare per questo mondo senza guardarsi attorno.

Z. S.

o Camille Pissarro lasciò l'isola natale di Saint Thomas (Caraibi) nel 1852, a 22 anni, dapprima per Caracas, poi per Parigi. Pissarro ebbe un ruolo fondamentale nella formazione 
del gruppo impressionista
e fu vicino in particolare a Monet, Degas, Cézanne e Gauguin.

Nel volume di cui si parla in questo articolo sono riprodotti anche 11 dei 22 disegni della raccolta "Le turpitudini sociali".

Link

I quadri 
di Pissarro

Altre immagini e
notizie: Artonline
 
 
 

 

copertina
notizie
 percorsi
interviste
i libri
musica
inchieste
calendario
novità
scrivici