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Violenze e smarrimenti
d'Italia
Tre casi di cronaca per riflettere su
una società e su come (non) viene raccontata dai media
Milano. La
polizia ha denunciato per pedofilia una ventina di onesti padri di famiglia
sorpresi in macchina con giovanissime indotte - o costrette - alla prostituzione.
Chissa' se prima o poi, in qualcuno di questi casi, qualche magistrato
comincera' a contestare anche il concorso in lesioni personali, riduzione
in schiavitu', ecc. In Veneto, poche settimane fa, una ragazza inglese
e' stata sequestrata, seviziata e costetta ad accompagnarsi con alcune
decine di pacifici bempensanti locali: nessuno dei quali, tuttavia, e'
stato arrestato per concorso in
Roma, le aggressioni nell'indifferenza Roma. Altre
due donne aggredite, nell'indifferenza generale, in pieno centro. Tre italiani
hanno cercato di violentare, l'altra notte a largo Argentina, due turiste
che rientravano in albergo. Anche stavolta, nessuno degli italiani presenti
e' intervenuto o ha chiamato la polizia: le ragazze sono state salvate
solo dall'intervento di una
Nessun particolare allarme contro questo ennesimo frutto del clima di insicurezza e di degrado che si va sempre piu' diffondendo, sulla pelle delle donne, a Roma. Che e' una citta', d'altra parte, in cui la tradizione di uccidere i gay (almeno uno all'anno, nel corso degli ultimi vent'anni) non ha mai destato allarmi paragonabili a quelli destati da una semplice - in tutto il resto del mondo - manifestazione. Sedicenni violenti: dopo il gatto a chi toccherà? Roma.
Tre sedicenni che se vanno insieme annoiati, nel caldo del pomeriggio dopo
la scuola. Nei giardinetti della casa popolare c'e' il gatto della vicina,
un essere grigio sporco che per la ragazzina della vicina si chiama Lillo.
Afferrare il gatto, scambiare alcune parole, stabilire chi sta in porta
e chi tira, e cominciare a scambiarsi il gatto a pedate, come un pallone:
tiri di punta, tiri di tacco e tiri al
Uno dei tre
ragazzi: "Non eravamo usciti per ammazzare il gatto, semplicemente non
sapevamo che fare". La "madre di uno della banda": "Non e' possibile che
mio figlio abbia fatto una cosa del genere. E' stato un incidente". Una
testimone: "Avevamo sentito che chiamavano micio micio dalla strada". Un
testimone: "Una volta a un gatto, qui, gli hanno fatto lun'iniezione di
alcool per vedere l'effetto". Altro
Io, semplicemente,
ho paura. M'immagino i tre ragazzini: forse rapati o con la croce celtica
o il forzalazio, o forse aggraziati e carini, magari (spero di no) con
la kefia: non cambia niente. Spaventati sicuramente, quando il vigile li
ha cercati a casa: e assolutamente inconsapevoli - come sempre i ragazzini
sono stati - del fatto che prima c'era una cosa "viva" e dopo quella cosa
non c'e' stata piu'. Ho
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o | Questo
articolo è tratto dalla Catena di SanLibero,
la e-zine di Riccardo Orioles
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