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Al cinema con Nanni Moretti
Le sarete romane con le proiezioni seguite
dalle interviste che il regista farà ai suoi colleghi
Persona o personaggio? Chi è Nanni Moretti? Il fustigatore a tutto campo dal qualunquismo alla rossi e neri tutti uguali all'imbarazzo post-comunista di D'Alema dì qualcosa di sinistra? Chi concede rarissime interviste e sfugge ritroso il pubblico, canzona i giornalisti che scrivono indifferentemente di cinema e letteratura in un'altalena di testate di destra e di sinistra. Chi moralizza, autarchico, sull'uso dei linguaggi stranieri (ricordate? cheap...trend negativo... lui...io non parlo così...chi scrive male pensa male). Chi colleziona i nudi di copertina dell'Espresso e ironizza su quel 30% di vendite in più che regalerebbero alla (ex?)testata dell'intellettuale organico, poi cuce tutto in un lenzuolo patchwork di ritagli e ci si avvolge. Nanni Moretti, quello dalla cui pellicola era uscito il grido no, il dibattito no in questa estate 2000 ha scelto proprio il dibattito per incontrare il pubblico e come per incanto ecco materializzarsi la stima: centinaia di cinefili, curiosi, fedeli del guru in vespone stipati nella platea dell'arena estiva Nuovo Sacher di cui Moretti è proprietario con Angelo Barbagallo. Microfono aperto, senza rete, a dimostrazione che tutto va ben al contrario di quello che si era scritto del set turbolento (Moretti malato, in crisi creativa? Interruzione delle riprese e poi ripresa. Infine un processo per problemi di soldi con una delle location del set ad Ancona. Queste le notizie dei giornali) del suo ultimo film La stanza del figlio ora al montaggio e in uscita prevista per gli inizi del 2001. E allora sì, il dibattito sì. E allora eccoci al Nuovo Sacher, sala di culto per i pellicolari romani. Il film di stasera è Pane e tulipani e vuoi per il film (pluripremiato ai David, campione imprevisto di incassi), vuoi perché è girata la voce del dibattito a seguire con Nanni Moretti in persona a mezzora dall'inizio nemmeno un biglietto. Ma "non c'è problema" dice la cassiera "se venite alla fine della proiezione potete entrare." E infatti quasi le
23,30 e un plotoncino di trenta persone tra cui si fa largo Moretti, completo
crema e mocassini, vespone, casco alla mano come nelle sequenze di Caro
Diario. Titoli di coda, sotto lo schermo Nanni e Sivio Soldini, regista
di Pane e tulipani, parlano del film. Moretti è serio, fa un'analisi
della pellicola appena proiettata e racconta di tutti i film di Soldini
elencando con la proverbiale maniacalità sala per sala dove li ha
visti poi scherza (fa autoironia?): "sei angosciato quando giri?" e poi
"uno deve fare i film senza saperlo...alla sesta settimana dice...oddì
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o | PROGRAMMA
Le
proiezioni di VIVA L'ITALIA.
(18
luglio 2000)
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