Una quindicina d’anni fa c’era chi considerava il cosiddetto «terzo settore», a prescindere, un gioiellino della crescita civile nazionale, un territorio di solidarietà dove volontariato e lavoro retribuito univano le forze. Nel corso degli anni abbiamo visto quante distorsioni siano state possibili nel sociale «privatizzato» e nella forma cooperativa declinata nel lavoro atipico in svariati settori.
Fino a casi eclatanti di business sui drammi umani altrui. Già una quindicina d’anni fa alcuni protagonisti del volontariato sociale (quello vero) o studiosi dei problemi di emarginazione e diseguaglianza in Italia denunciava, sostanzialmente inascoltati, i rischi presenti in una serie di dinamiche che, fra le altre cose, orientavano spesa pubblica fuori dai canali dell’azione e del controllo diretto istituzionale.
Questa vignetta di Nando Sigona fa parte di una serie che fu realizzata per Nonluoghi nel 2000 e nel 2001.