Tag: provincia di belluno

  • Profughi, politica e mass media

    Profughi, politica e mass media

    Ecco il podcast di “Voci dalle Dolomiti” trasmesso oggi in Fm e in streaming a Radio Cooperativa: proposta la prima parte degli interventi registrati sabato scorso a Belluno all’incontro “HUMAN. Conflitti • ingiustizie • migrazioni • accoglienza. Cittadini, politica e mass media oggi”.

    Intervengono il docente universitario Alberto Castelli, sulle retoriche del populismo, e il giornalista Lorenzo Guadagnucci, sul ruolo dei media (“Il giornalismo, parte del problema o della soluzione?”).

    In programma anche la testimonianza diretta di Murphy, richiedente asilo proveniente dalla Nigeria.

    Nel giorno dell’anniversario del tragico naufragio di migranti nel Mediterraneo, sabato 3 ottobre, con Radio Cooperativa e la coop del commercio equo e solidale Samarcanda, abbiamo proposto un incontro sul drammatico scenario internazionale, con persone in fuga anche verso l’Europa, la politica incapace di produrre risposte serie (spesso dopo aver causato i danni all’origine di queste crisi), alcuni settori politici che strumentalizzano biecamente a fini elettorali questa situazione seminando odio, i mass media più potenti che salvo eccezioni o ripensamenti tardivi alimentano un clima di scarsa comprensione dei fenomeni in atto e amplificano acriticamente posizioni di incomprensione e intolleranza.

    Ecco le foto dell’incontro scattate da Chiara Buttignon di Samarcanda

  • Resistenza e autonomia alpina

    Resistenza e autonomia alpina

    “Voci dalle Dolomiti” andata in onda il 28 apriel 2015, in Fm, a Radio Cooperativa. In scaletta, un’altra pagina dedicata alla lotta di Liberazione: un’analisi, affidata a studiosi e a testimoni dell’epoca, del ruolo avuto dal clero durante l’occupazione nazista delle tre province dolomitiche di Bolzano, Belluno e Trento, che dopo l’8 settembre 1943 furono annesse nella nuova entità amministrativa denominata Zona di operazioni delle Prealpi, controllata dai vertici del nazismo tirolese e afferente al Terzo Reich. Fra le voci che si possono ascoltare, quelle degli storici Gerald Steinacher, austriaco, e Leopold Steurer, sudtirolese, della partigiana bellunese Ester Riposi e del deportato feltrino Gianni Faronato.

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  • Provincia spogliata, servizi a rischio

    Provincia spogliata, servizi a rischio

    La distruttiva riforma delle Province ordinarie varata dal governo Renzi colpisce anche i servizi culturali: se ne parla a Voci dalle Dolomiti, andato in onda il 7 aprile 2015 a Radio Cooperativa, con l’intervista di Francesca Valente all’antropologa Daniela Perco, fondatrice e responsabile del Museo etnografico della provincia di Belluno e del Parco nazionale Dolomiti bellunesi.
    L’intervista esamina lo scenario di depauperamento istituzionale indotto dalla nuova normativa imposta ai territori dal governo centrale. Uno scenario nel quale è a rischio anche il futuro di vari servizi che fanno capo all’ente di area vasta, compresi appunto quelli culturali che svolgono un ruolo prezioso di ricerca, didattica, conservazione, promozione sociale, supporto all’offerta turistica. Lo stesso Museo etnografico, malgrado l’intensa attività svolta da quindici anni, rischia la chiusura…

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  • Comunità libere, senza miti etnici

    Comunità libere, senza miti etnici

    “Voci dalle Dolomiti” andato in onda in Fm a Radio Cooperativa martedì 31 marzo 2015. Il programma è dedicato a una riflessione sui temi del federalismo, della rappresentanza democratica dei cittadini e dei territori, con uno sguardo particolare alla situazione nell’arco alpino orientale italiano, con l’evidente squilibrio fra aree dotate di istituzioni forti, a statuto speciale, e altre deboli e ora ulteriormente penalizzate dalla riforma delle Province ordinarie voluta dal governo Renzi.

    Di questo e altro parliamo con l’antropologo trentino Stefano Fait, autore con il giornalista bolzanino Mauro Fattor dell’interessante saggio “Contro i miti etnici. Alla ricerca di un Alto Adige diverso, che mette in luce le serie criticità del modello di convivenza sudtirolese, sostanzialmente basato su un’idea di separazione dei gruppi etnici.

    Un modello che, malgrado evidenti fallimenti sul piano della coesione sociale, viene sistematicamente additato da politici italiani, spesso statisti improvvisati al cospetto di gravi grisi geopolitiche internazionali. Ultimo della serie, il premier Matteo Renzi, a proposito del conflitto fra Russia e Ucraina.

    Radio Cooperativa trasmette principalmente sui 92.7 Mhz, fra le altre frequenze, quelle attive in Valbelluna: 97.2 e 98.75 Mhz. È un’emittente non profit che ha bisogno del sostegno di tutti!

  • Riforma costituzionale e Resistenza

    Podcast di “Voci dalle Dolomiti” andato in onda in Fm a Radio Cooperativa martedì 17 marzo 2015: in apertura il ricordo della strage nazista del 17 marzo 1945 in piazza Campedel (poi denominata dei Martiri) a Belluno. Furono impiccati dagli occupatori tedeschi quattro partigiani ai lampioni sul “liston”. Si trattò dell’ennesimo orrore, in un clima di terrore, fra uccisioni (anche di civili inermi) e incendi di case nei paesi e di fienili nelle campagne.
    Nella seconda parte della trasmissione, un approfondimento per indagare le connessioni tra le vicende locali di mortificazione delle dinamiche democratiche locale (come il commissariamento, prima, e la creazione, poi, di una Provincia non eletta dai cittadini) e il disegno di (contro) riforma della Costituzione voluto dal governo Renzi e fin qui votato quasi compattamente dal suo Pd.

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  • Provincia, orizzonte nebuloso

    Provincia, orizzonte nebuloso

    Neanche il tempo di cominciare a riordinare le idee dopo la rinascita dell’ente provinciale, sia pure in verisone aleatoria e non elettiva, ed ecco che da Roma arriva un nuovo siluro. C’è grande preoccupazione per il destino della Provincia di Belluno, per gli effetti di quanto previsto nella legge di stabilità approvata venerdì notte con il voto di fiducia sul maxiemendamento governativo che incorpora l’intero testo della finanziaria. Sullo sfondo c’è la contestata riforma di questi enti appena entrata in vigore sulla base della cosiddetta legge Delrio.

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