TRENTO – La profonda tristezza per la dipartita “spontanea” di Antonio Fazio, la battaglia contro la Tav, Borghezio, l’allucinazione collettiva delle merci globali. È una sorta di travolgente fiume in piena il Beppe Grillo che abbiamo sentito alal vigilia del suo doppio show di Capodanno a Trento e a Bolzano. A Trento, poi, Grillo sarà di nuovo il 9 febbraio, a un incontro-dibattito contro il progetto di inceneritore di rifiuti.
Grillo, se non le dispiace dello spettacolo a Trento parliamo dopo…direi di cominciare invece dallo show che per mesi visto protagonista l’ex governatore della Banca di Italia Fazio…
“Confesso che ho già tantissima nostalgia di lui, delle telefonatine che riceveva in piena notte, delle intercettazioni. Mi manca insomma, mi manca già molto. Però credo che uno come lui sia una sorta di caso psichiatrico. Che dire di uno che va sempre a messa alle 6.30 del mattino magari insieme a Tanzi. Fazio è un personaggio incredibile con un’anima schizofrenica metà buona e metà bassa, bassissima da furbettino del quartierino…”.
A me pare che quello che è successo dimostri la mancanza di dignità di chi non ha nemmeno il coraggio di dimettersi. Giusto?
“Il termine dignità non fa parte da tempo di certi ambienti politici e finanziari in Italia. Credo che in questo caso sia necessario perdere di vista l’uomo e prendersi cura del paziente dal studiare con attenzione. D’altronde per capire la sua mente bastava leggere i suoi libri molto rivelatori. Adesso però mica è finita, bisogna vedere chi scelgono al suo posto…speriamo bene almeno che sia una persona onesta. E’chiedere troppo?!”
Da lettore attento del suo blog avrei mille domande ma la prossima è quella sulla questione Tav a proposito della quale lei dice “La Val di Susa è un punto di partenza per un cambiamento del nostro Paese dal marciume in cui è sprofondato”…
“Beh se leggi il mio blog – sorride Beppe Grillo- ci possiamo dare tranquillamente del tu. Quello che è successo in Val di Susa cambierà di molto le cose e penso che la gente conterà un pochino di più quando si dovranno prendere dall’alto decisioni come questa. In Italia si parla sempre delle grandi opere che si fanno all’estero ma si dimentica di dire che li si fanno dibattiti di anni, referendum ed ogni minimo dettaglio viene curato alla perfezione mentre qui le cose sono ben diretto. L’esempio della Val di Susa ci porta a una democrazia diretta in cui in Italia si sente ormai una necessità sempre maggiore”.
Tu non sei mai stato tenero con i leghisti. Al di là dell’ ovvia condanna per l’episodio cosa ne pensi dell’aggressione subita da Borghezio… forse i treni non gli portano fortuna, mi ricordo anche quando andava a disinfestare sui vagoni posti dove si sedevano gli immigrati….
“Si è vero – ride Beppe Grillo – mi ricordo alcune delle sue performance ferroviarie. Borghezio è un personaggio che come dire… le cose se le attira. Ho sentito che lo hanno picchiato in 55… magari hanno fatto come al supermercato quando si fa la fila per il pane con i numerini, pur di togliersi la soddisfazione…”.
Restando nelle paludi politiche…c’è qualcuno che si salva…o perlomeno che ti è un minimo simpatico?
“Un nome su tutti Beppe Grillo”.
Stamattina ho sentito alla radio che il teatro Carlo Felice di Genova chiuderà alcuni giorni a causa della mancanza di soldi per il riscaldamento…
“E che cosa dovrei dirti? È una notizia che si commenta da te. Siamo alla frutta, questa è la tragedia di un paese che non da attenzione alla cultura. Ma attenzione in Italia è necessario anche tagliare alcuni rami secchi, c’è sicuramente chi negli anni ha saputo approfittare bene delle sovvenzioni e questo ha portato anche alla situazione attuale”.
Un paio di domande sullo spettacolo di Capodanno te le devo fare. La prima riguarda l’idea di fare due show in una sera. Roba da stacanovisti liguri…non è che poi al mattino vai in Austria per un altro show?
“Mi hai dato una buona idea ne parlerò con il mio management…diciamo che sono stato quasi costretto a fare due spettacoli a Capodanno perché ho una famiglia numerosa e almeno fino a metà gennaio posso tirare avanti”.
Cosa si deve aspettare il pubblico?
“Saranno due spettacoli in cui punterò sull’attualità e come dicevamo prima direi che gli spunti proprio non mancano in questi giorni e magari faremo un bilancio su questo 2005. Poi ci sarà spazio anche per la musica. Mi piace l’idea di muovermi fra Trento e Bolzano…”.
Torniamo al tuo blog…pensi davvero che Internet sia un modo più diretto di comunicare con la gente? Non si rischia di perdersi in un calderone di notizie e informazioni… al di là del tuo caso intendo…
“Quello del blog è un modo di fare informazione diretta e nuova, senza intermediazioni. Certo bisogna sempre ponderare quello che si legge e sapere chi hai davanti, Per quel che riguarda beppegrillo.it posso dire che sono sempre felice e sorpreso dal numero di contatti e dall’attenzione con cui la gente da ogni parte del mondo segue quello che scrivo… e si parla di centomila e più accessi al giorno”.
Se mi permetti ti cito per farti una domanda: perché le salsicce vendute a Norimberga devono essere fatte con maiali bavaresi portati a macellare a Mola vicino a Napoli? E i pigiami tessuti e venduti in Svizzera devono andare fino in Portogallo per farsi cucire i bottoni? E i gamberetti del mare del Nord venduti in Germania devono andare in Marocco per essere lavati? E lo speck “nostrano” altoatesino deve essere fatto coi maiali belgi…
“Beh direi che non c’è molto da aggiungere. Tutto questo è semplicemente allucinante, si tratta di una sorta di meccanismo perverso da cui è difficile uscire se non si rende conto di quanto è stato creato. Come ho scritto sul blog in un pianeta sempre più affollato, dove miliardi di persone vogliono a un maggior benessere materiale, si potrà soddisfare tutti solo se si ricomincerà a produrre e consumare localmente tutto quello che è possibile, lasciando ai commerci a lunga distanza il resto. Insomma un n pomodoro prodotto in Cina , in Italia deve costare 50 euro, 10 centesimi di prodotto e 49,90 di danno ambientale.
Poi chi vuole il pomodoro esotico lo compri pure”.
Senti per chiudere in tutto questo caos c’è qualche speranza a cui aggrapparsi secondo te per il 2006?
“Sono molto ottimista ma direi che è meglio pensare a un piano quinquennale in cui ne vedremo davvero delle belle. Sarà una vera rivoluzione che partirà dal collasso progressivo della televisione e dalla centralità sempre maggiore di Internet. Sono molto ottimista e curioso da questo punto di vista”.