di Fabio Galluccio
27 ottobre – 8 novembre: Il centrosinistra vince a Trento, a Bolzano con il supporto della SVP e per l’elezione al Parlamento del sostituito di Illy a Trieste con percentuali ottime. Circa il 70% dell’elettorato vota a favore degli uomini del centrosinistra. L’indomani c’è sciopero dei giornalisti ed escono soltanto giornali vicini alla destra. Tra quelli da me letti: “Il Foglio” non dà alcuna notizia, “Il Tempo” dedica un trafiletto di 10 righe. Anche qui la censura funziona. Gli stessi TG dedicano pochissimo spazio alla notizia.
Pacco bomba a Roma e a Viterbo. Un carabiniere nel tentativo di dissinescarla perde due dita di una mano.
A Roma bloccate 100.000 persone per dissinescare sette ordigni, poi scoperti fortunatamente senza esplosivo, trovati nei treni della metropolitana.
Sul sito di Forza Italia un sondaggio verifica “i legami tra CGIL e BR”!
Campagna intimidatoia contro “L’Unità”, definito da Giuliano Ferrara “giornale omicida” e il capogruppo DS, Luciano Violante per il suo ruolo di presidente della commissione antimafia. A Violante arriva una lettera intimidatoria.
Fine indecorosa della presidenza UE del nostro cavaliere. Invita Putin a Roma ed esalta la sua politica in Cecenia, dove ha infranto ogni regola del vivere civile. Prodi lo smentisce: “Non è questa la posizione UE”. Forza italia chiede le dimissioni di Prodi. Gli europei…quelle di Berlusconi!
Graham Watson, capogruppo liberale al Parlamento europeo accende 26 candeline dedicate alla presidenza italiana della UE, che non ha minimamente affrontato il caso della terribile prigione americana di Guantanamano dove sono rinchiuse 600 persone, tra cui 26 cittadini della Unione Europea.
L’Italia rinuncia a “chiedere l’abolizione della pena di morte” . Frattini non porterà all’ONU la richiesta di moratoria. La legge della maggioranza che abolisce il tribunale dei minori è bocciata dalla Camera. La maggioranza viene di nuovo sconfitta: 36 i franchi tiratori.
Castelli e la Lega minacciano di andarsene per l’ennesima volta. Assemblee di magistrati in tutta Italia contro un esecutivo che non fa nulla per affrontare i problemi organizzativi e la mancanza di innovazioni.
I membri laici del Consiglio Superiore della magistratura vicini al Polo diserteranno per protesta le Commissioni del CSM in quanto sono stati definiti “uomini del partito azienda di Berlusconi”.
Crollo nel museo in costruzione a Genova: un operaio muore. Ferite altre quattro persone. Sempre più precario e insicuro il lavoro. I sindacati chiedono se i lavoratori fossero regolarizzati.
In Tecnost si suicida un cassointegrato. La Finanziaria vuole colpire i redditi dei cassintegrati. Manifestazione dei metalmeccanici a Roma. Verso un nuovo sciopero sulle pensioni. Fini in un “faccia a faccia” con il presidente delle cominità israelitiche italiane su “La Repubblica” fa importanti dietro-front sul fascismo, subito smentito da Storace che in un convegno sulle foibe esalta i valori di Mussolini e da La Russa che in un’intervista a “L’Unità” paragona l’assassinio di Matteotti all’omicidio di Sergio Ramelli, un ragazzo ucciso negli anni ’70.
Il ministro Tremaglia , a spese degli italiani, compra pagine di giornali per farci sapere che è nata l’associazione degli imprenditori italiani nel mondo, notizia che sarebbe passata altrimenti sotto silenzio.
Manifestazione di tutte le opposizioni da Rifondazione all’Italia dei valori contro la Finanziaria al teatro Brancaccio di Roma. Continua ad aumentare il debito pubblico: ad ottobre saldo negativo di 11 miliardi.
Tremonti va da solo in televione per spiegare il caro-prezzi: non vuole alcun contraddottorio.
Posta la fiducia sul decretone finanziario, espropriando del tutto il Parlamento.Anche Fazio parla di “Italia ferma”. Fuga dei cervelli dall’Italia: tagli alla ricerca, mentre la Moratti si prepara a far arrivare un ‘agenda a tutti i docenti e paga spot e brochure per informare sulla sua riforma. Caldo: le vittime sono state 7.659.
Eugenio Scalfari nell’editoriale di “La Repubblica” spiega l’incapacità di Berlusconi di governare, scrivendo tra l’altro: “…questa maggioranza non ha alle sue spalle una struttura sociale portatrice di valori, di costumanze e di interessi che costituiscono il terreno fertile nel quale la rappresentanza politica può mettere a dimora le sue radici”.
Nella realtà questa maggioranza non appartiene a nessuna delle grandi famiglie politiche europee, nonostanze cerchino …un’adozione a distanza, ma a quella di un neo-aziendalismo, fenomeno nuovo nel mondo, e di un qualunquismo che ha sempre “albergato” nel nostro Paese.