Novità ecologica del governo Berlusconi. Dopo aver consigliato agli italiani di portare il vecchietto al supermercato con l’aria condizionata, per prevenire i malanni del caldo, l’allegro governo italiano si produce in un’altra performance da primato. L’acquisto e l’installazione dei condizionatori (fissi) potrà godere delle agevolazioni fiscali (sconto Irpef al 36% e Iva agevolata al 10%).
Anche chi – notoriamente un poveraccio – ristruttura la piscina gode di agevolazioni fiscali. In attesa del prossimo blackout energetico già preannunciato dalle autorità competenti, tornano in mente i commenti osceni venuti dall’esecutivo lo scorso anno, in occasione dei vari blocchi dell’energia elettrica. L’oerientamento era rivolto alla costruzione di nuove centrali, compreso qualche timido tentativo di riabilitare il nucleare; sostanzialmente assente la parolina “risparmio”.
Il che dice tutto sulla visione delle cose del mondo che hanno i volenterosi accentratori di potere che si prendono cura del destino di noi tutti.
Appare evidente che sui condizionatori d’aria, strumento superfluo per la gran parte delle regioni italiane, le politiche dovrebbere essere articolate sul territorio e che sul piano nazionale andrebbe frenata mediante l’adozione di imposte indirette rilevanti la corsa all’acquisto di questi apparati poco compatibili con le politiche di risparmio energetico (a dare sollievo finanziario ai cittadini e alle organizzazioni saranno eventualmente, con interventi ad hoc, gli enti territoriali delle aree veramente esposte alla calura).
Sull’altro fronte, si potrebbero agevolare gli acquisti dei più economici ed ecologici ventilatori, comprese le efficientissime versioni da soffitto.
Non viviamo nell’Africa subsahariana – dove peraltro i condizionatori per i più sono dei miraggi – e in Italia sembra una follia questa corsa al freddo d’estate (del tipo che capita di passare da 35° di aria naturale ai 20 di un supermercato con rischio bronchite fuliminante, altro che salutare per i vecchietti, caro ministro…).
D’altra parte, snaturare tutto, dal territorio all’aria, appare una caratteristica tipica del sistema che politico ed economico che ci governa…