[comunicato stampa]
La Provincia di Rieti ha progettato un gigantesco intervento per intensificare lo sfruttamento sciistico del Terminillo, ottenendo dalla Regione Lazio un primo contributo di 20 milioni di euro. I pochi documenti ufficiali con la descrizione del progetto sono su www.superskiterminillo.eu: * dai 6 km di piste attuali si passa a oltre 42 km di piste;
* dai 4 impianti di risalita oggi attivi si passa a 16 impianti, più una grande funivia di scavalco per il collegamento dei versanti nord e sud della montagna.
* A questi interventi si aggiungeranno imponenti strutture accessorie, come gli impianti per la neve artificiale, le opere per la prevenzione e il controllo delle valanghe, le strade di servizio ai cantieri e alle nuove piste, ecc…
* Verranno tagliati almeno 50 ettari di bosco, saranno sbancati interi pendii, saranno presumibilmente costruite e/o ampliate strade e strutture per il parcheggio.
* La neve artificiale “brucerà” le praterie di alta quota e consumerà enormi quantità di acqua e di energia.
* Gli interventi impatteranno – anche se indirettamente -sui siti tutelati da norme comunitarie,come l’area SIC della Vallonina.
Ma soprattutto, come è accaduto in centinaia di altri ex-comprensori sciistici sulle Alpi e sull’Appennino, tutti questi interventi rischiano di risolversi in un completo fallimento gestionale ed economico: gli impianti resteranno ad arrugginire sui pendii disboscati e bruciati, gli alberghi chiuderanno, l’ambiente sarà definitivamente compromesso..
Questo progetto colpisce mortalmente i boschi, le praterie aride d’alta quota, i ghiaioni e gli ambienti rocciosi, con una perdita drammatica di biodiversità e di forme del paesaggio. I flussi di reddito che il progetto dovrebbe attivare sono fortemente improbabili, già nel medio periodo, mentre gli immensi costi ambientali che pagheremo sono certi: la distruzione di risorse ambientali non più riproducibili.
Questo progetto consegna un ambiente più povero alle popolazioni locali e compromette le opportunità di sviluppo delle generazioni future.
Per il Terminillo la strada dello sviluppo è un’altra: è la definitiva valorizzazione ambientale della montagna, con il sostegno alle forme sostenibili di sfruttamento turistico e con l’istituzione del Parco Regionale. Un Parco vero, non un intervento parziale e risarcitorio, come vorrebbero i sostenitori del “superski”.
Proponiamo un progetto di sviluppo del Terminillo in pochi punti fondamentali:
* l’istituzione del Parco Regionale e di definitive forme di tutela della montagna e dei suoi ambienti naturali e antropici
* l’incentivazione delle attività sostenibili di valorizzazione turistica, culturale e ambientale del territorio
* la modernizzazione dei servizi e degli impianti sciistici già esistenti, il ripristino di quelli già abbandonati, compatibilmente con gli obiettivi di tutela e valorizzazione ambientale
CAI, ANISA, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness, Lega Montagna UISP, WWF