Prende avvio venerdì 22 aprile Sconfini, la sezione video di Transculture 2005. La rassegna di documentari dai Balcani – curata da Samarcanda sotto la direzione artistica di Sergio Fant – prevede sette incontri cinematografici in tre sedi diverse: a Belluno, nell’aula magna dell’Istituto Catullo e a Pieve di Cadore, nella sala del Municipio, nelle sere del 22, 23 e 24 aprile, con inizio alle 20.30 e a Feltre, a Palazzo Guarnieri – sede dell’Unisono – domenica 24 con inizio alle 17. Nelle tre giornate saranno proiettate cinque opere originali di Claudia Tosi, Boris Mitic, Adela Peeva, Goran Radovanovic, Manuela Pecorari e Nicola Nannavecchia, registi indipendenti e già affermatisi nei più prestigiosi festival’s di documentari europei ed internazionali
“Vukovar, Mostar, Sarajevo e naturalmente Belgrado sono gli scenari; le donne soprattutto, le protagoniste, e gli ambienti quelli tipici di un ex-paese, dove il territorio e la società escono a brandelli, dilaniati da un decennio di odi, guerre e violenze. Quello che c’era ora non c’è più, come dopo ogni guerra; per le telecamere dei registi restano solo le macerie, dei frammenti con cui ricostruire le cause di quello che è avvenuto nel passato e ricomporre le basi per quello che potrà riservare il futuro” – dice il direttore artistico Sergio Fant.
“Un cinema d’ avanguardia, perché sperimenta linguaggi cinematografici nuovi, come il documentario d’autore; un cinema di scoperta perché aperto ad altre realtà, quelle appena al di là dei nostri confini, geografici e non; un cinema critico, capace di scardinare preconcetti e stereotipi ed invece aperto alla riflessione e all’approfondimento, voluto – spiegano gli organizzatori – per avvicinarsi all’area balcanica con simpatia e solidarietà”.
Apre così Sconfini, rassegna alla sua prima edizione, promossa da Samarcanda – la cooperativa sociale per la promozione del commercio equo e solidale in provincia – con l’intento di indagare attraverso la visione cinematografica, altre realtà oltre gli steccati, oltre le barriere oltre i confini.
Balcani: la rassegna “Sconfini” a Belluno (e dintorni)
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