Sindacato dei giornalisti: una fabbrica di privilegi?
[riceviamo e pubblichiamo]
Nella piattaforma per il rinnovo del contratto di lavoro, il sindacato dei giornalisti italiani chiede agli editori l’accesso privilegiato alle redazioni per gli stagisti provenienti dai corsi riconosciuti dall’Ordine. Il Coordinamento Disoccupati chiede alla FNSI e ai colleghi di rivedere subito l’iniqua ipotesi di norma contrattuale.
La FNSI chiede agli editori “una precisa normativa, anche d’intesa con l’Ordine professionale, che preveda, tra l’altro: a) vincolo di utilizzo dei soli stagisti provenienti dalle scuole riconosciute dall’Ordine…”, si legge nel documento contenente gli orientamenti rivendicativi per il prossimo contratto, inviato dal segretario generale Serventi Longhi al presidente della Fieg, Boris Biancheri.
La FNSI conferma la sua principale vocazione di sindacato a tutela dei privilegiati, cioè dei contrattualizzati, che sono la minoranza degli iscritti all’Ordine, e creatore di nuovi privilegi, ovvero l’accesso tramite stage per alcuni ma non per tutti (e d’illusioni, visto che molti colleghi provenienti dai corsi riconosciuti dall’Ordine sono disoccupati o sottoccupati).
E’ questa l’amara constatazione del Coordinamento Nazionale Giornalisti Disoccupati che non può non notare che la FNSI, anziché “promuovere la rioccupazione dei colleghi senza lavoro”, come recita l’articolo 3 dello Statuto, e quindi tentare di porre un freno alla concorrenza sleale posta in essere dalla presenza degli stagisti nelle redazioni, addirittura preferisce creare ulteriori canali facilitati d’accesso.
Il Coordinamento Nazionale Giornalisti Disoccupati prende atto che tale piattaforma contrattuale è stata approvata all’unanimità dalla Conferenza nazionale dei Cdr e dei Fiduciari di redazione e, quel che più sconcerta, dallo stesso Consiglio Nazionale della FNSI.
Tale unanimità rende evidente che nel Consiglio Nazionale non vi sono colleghi che rappresentano le legittime richieste dei disoccupati, altrimenti almeno una voce si sarebbe levata, contro l’ipotesi di una norma contrattuale così ingiusta.
Il Coordinamento Nazionale Giornalisti Disoccupati ha più volte denunciato pubblicamente l’iniquità dell’ammissione degli stagisti nelle redazioni, anche presentando due mozioni al ventiquattresimo Congresso FNSI.
Il Coordinamento Nazionale Giornalisti Disoccupati vede con viva preoccupazione l’avallo che la FNSI ha dato al proliferare di scuole e corsi universitari di giornalismo riconosciuti dall’Ordine che non tiene conto:
– delle migliaia di disoccupati e sottoccupati, molti dei quali da anni attendono una regolarizzazione della propria posizione lavorativa;
– delle reali capacità d’assorbimento del mercato anche negli anni a venire;
– che gli stage, nonostante le buone intenzioni dei Cdr, vanificano l’efficacia degli strumenti previsti per il riassorbimento dei disoccupati, come gli sgravi contributivi e i contratti di sostituzione e per nuove iniziative che, secondo l’art. 3 del CCNLG, dovrebbero riguardare prioritariamente i giornalisti disoccupati,
– che gli stage troppo spesso nascondono vere e proprie situazioni di lavoro nero, non solo in campo giornalistico.
Il Coordinamento Nazionale Giornalisti Disoccupati chiede un’immediata inversione di rotta della FNSI, ispirata alla solidarietà ed allo spirito di giustizia, valori questi che per primi dovrebbero guidare le azioni di un sindacato.
Coordinamento Nazionale Giornalisti Disoccupati
http://giornalistidisoccupati.blog.tiscali.it
Roma, 18 Aprile 2005