Nonluoghi Archivio Eliturismo sulle Dolomiti, accuse alla Provincia di Bolzano

Eliturismo sulle Dolomiti, accuse alla Provincia di Bolzano

[ Riceviamo da Mountain Wilderness e volentieri pubblichiamo ]

Mentre si avvicina il 19 febbraio, data che vedrà concretarsi la grande manifestazione nazionale contro l’eliski in Marmolada, arrivano nuove, importanti adesioni. Alla manifestazione aderiscono ufficialmente il Cai (Club alpino italiano) Veneto e il Cai – Sat trentino. Il fronte dell’opposizione all’eliski è sempre più diffuso, è un importante settore di cultura e sensibilità che non può continuamente passare inosservato da un mondo politico impigrito ed incapace di qualunque iniziativa tesa a liberare le Dolomiti da questa devastante attività turistica.
È incredibile quanto Mountain Wilderness ha potuto registrare nella mattinata del 14 febbraio.
Ancora a passo Gardena dalla base logistica degli elicotteri della ditta Elikos, dalle nove del mattino in poi, sono partiti decine di voli che trasportavano turisti e sciatori. Erano voli che si dirigevano in Marmolada, altre volte sorvolavano impunemente nel dettaglio ogni vallecola e vetta dell’altopiano del Sella, nonostante in Provincia di Bolzano vi sia una legge che vieta con chiarezza la pratica dell’eliski. Tutto questo avviene nonostante le ripetute informazioni e sollecitazioni che l’associazione ha inviato al presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Luis Durnwalder e all’assessore all’ambiente Laimer.
Dalla piazzola non partivano solo i voli, ma staziona a bordo strada un camion con botte per il rifornimento di carburane degli elicotteri: a questa stazione fa ripetutamente riferimento perfino l’elicottero che usa come base di partenza Monte Cherz (Bl).
Non vi è dubbio come l’attività dell’eliski in Provincia di Bolzano venga tollerata, visto che le forze di pubblica sicurezza presenti su tutte le piste non intervengono in nessun modo per sanzionare una attività che la legge provinciale del 1997 esplicita come illegale. A meno che, senza un minimo di trasparenza, questa società non abbia ottenuto deroghe. Se così fosse ogni amante della montagna dovrebbe solamente vergognarsi della gravità dell’accaduto. Durante tutta la mattinata il gruppo del Sella è stato trasformato in un vero e proprio inferno trafficato da decine e decine di voli.

MOUNTAIN WILDENESS ITALIA

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