di Fabio Galluccio
7 -18 gennaio: La Corte Costituzionale respinge il Lodo Schifani, che afferma la “non giudicabilità durante il loro mandato delle cinque più alte cariche dello Stato”, al mittente per incostituzionalità. Forza Italia e molti esponenti della maggioranza accusano la Corte di parzialità.
Herald Tribune scrive: “In un solo mese Silvio Berlusconi, ha ricevuto due schiaffi (uno dal presidente Ciampi sulla legge Gasparri, ndr), mentre tentava di varcare i limiti costituzionali, dando ragione a chi dice che ha concentrato troppo potere”. La Moratti blocca il tempo pieno per gli alunni nelle scuole, scavalcando il Parlamento. Grande manifestazione a Roma. Grande caos nelle scuole. Il ministro manda una lettera di rassicurazione alle famiglie.
Nel taglio dei fondi finanziari colpita ancora la ricerca: i ricercatori, già pagati malissimo (1050 Euro), verrebbero assunti (si fa per dire) come CO.CO.CO, affossando anche la libertà di ricerca Atenei in rivolta contro l’applicazione del decreto.
Via libera al decreto Matteoli: decideranno le commissioni del ministero se le grandi opere devasteranno l’ambiente, a scapito del territorio che rimane senza controllo e di quel federalismo tanto sbandierato da Bossi. Appello di moltissimi uomini di cultura e imprenditori, da Susanna Agnelli a Claudio Abbado, da Giorgio Armani a Stefano Benni, da Dacia Maraini a Prada contro l’emendamento dell’art. 32 della legge delega sull’ambiente che consente una totale e indiscriminata depenalizzazione dei reati commessi a danno del paesaggio, consentendo costruzioni senza limiti di volumetria e in assenza di qualsiasi richiesta di autorizzazione.
Altra strage di immigrati: questa volta i gommoni erano partiti dall’Albania verso l’Italia. Venti i morti accertati.
Ancora “proiettili” e minacce inviati via posta a casa di Prodi.
Ancora censura in RAI: perfino nella trasmissione della D’Eusanio cancellato un monologo troppo critico nei confronti del premier.
Ovazione per il ministro Tremaglia, “ragazzo di Salò” all’assemblea di AN , quando afferma di voler equiparare i combattenti di Salò agli altri soldati. Il 70% dei delegati dichiarano che il MSI ha lottato per la democrazia e contro la partitocrazia.
Ciampi ricorda a Pera, presidente del Senato, che “l’antifascismo non è in svendita ed è valore fondante dell’Italia repubblicana”. L’ex presidente Scalfaro, all’assemblea dei movimenti a Roma, chiede alla destra il rispetto della Costituzione e ricorda che “il fascismo può sempre ritornare”.
Dopo che tutti gli enti locali si sono costituiti parte civile al processo, celebrato 60 anni dopo i fatti, contro alcuni SS nazisti per la strage di Sant’Anna di Stazzena, anche il governo si adegua.
Bossi dichiara: “O il federalismo o la lotta di liberazione, che si attuerà in qualsiasi modo o con qualsiasi mezzo che porti a liberarti”.
Bossi prepara una riforma secessionista con assemblee interregionali che nulla hanno a che vedere con il federalismo, ma, piuttosto, con il parlamento padano.
La maggioranza riscrive la Costituzione, elevando tra l’altro pericolosamente il numero dei giudici della Corte costituzionale di nomina politica e ridisegnando il ruolo del premier che può anche sciogliere le Camere. L’Ulivo dopo queste proposte abbandona per protesta l’aula.
Castelli, all’apertura dell’anno giudiziario afferma che il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Bruti Liberati “dice solo bugie e che i magistrati sono estremisti”. I magistrato assistono all’apertura dell’anno con toghe nere in segno di lutto. A Genova i magistrati abbandonano l’aula.
Sul caso Parmalat, Tremonti accusa Fazio. Bossi chiede le dimissioni di Fazio. Bankitalia contrabbatte: “ da Tremonti nessuna segnalazione”.
È diventato articolo di legge il silenzio assenso, voluto da Urbani e Tremonti, che permette di vendere i beni artistici e culturali ai privati.
Berlusconi dalla Sardegna ci fa sapere che riposa, da venti giorni, facendosi ritoccare con lifting e diete rigorose.
Il Finacial Times scrive: “Silvio Berlusconi, ormai rappresenta un peso e un pericolo crescente per l’Italia. Qualsiasi razionale analisi di costi-benefici porta a concludere che il Paese è certamente danneggiato dal suo premier”.
L’inflazione nel 2003 al 2,7% (ben lontana da quella programmata dal governo dell’1,4%). Per le associazioni dei consumatori è al 7%. I consumi calano per 7 italiani su 10.
Scioperi ad oltranza nei trasporti: città nel caos.
Dodici arresti tra esponenti del movimento no global e in particolare dei Disobbedienti per i disordini alle manifestazioni contro il vertice Ue di Roma del 4 ottobre scorso.
Arrestata brigatista in Algeria, coinvolta nel rapimento e nella uccisione di Moro.
È morto Norberto Bobbio , il grande filosofo della libertà e dell’uguaglianza, senatore a vita. Ci mancherà il suo forte richiamo a un’Italia dei valori e dell’intransigenza etica, mancanza ancora più grave in questo momento cosi’ triste per la nostra Democrazia.