[Dall’associazione Peacelink].
Su richiesta dei Comboniani di CastelVolturno, che si trovano ad Agriento a seguire la situazione della nave Cap Anamour, inoltriamo la testiminianza di Padre Cosimo Spadavecchia, un comboniano che si e’ recato a bordo della nave da sabato 10.07 a lunedi’ 12.07. Ricordiamo il fatto gravissimo dell’arresto del comandante, del proprietario e dell’armatore tedeschi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. COMUNICATO I telegiornali (Tg1 e Tg2) di questa sera hanno annunciato che i 37 naufraghi sbarcati questa mattina dalla nave “Cap-Anamur” non sono, per la grande maggioranza, sudanesi di origine.
Personalmente sono stato sulla nave Cap Anamur da sabato mattina 10/7 fino al primo pomeriggio di oggi, lunedì 12/7.
In questi tre giorni ho potuto costatare che i profughi presenti sulla suddetta nave sono per la maggior parte sudanesi di origine. Le prove sono le seguenti:
Dal loro modo di salutarsi al mattino e alla sera.
Dal modo con cui hanno pregato, sia i musulmani come i cristiani.
Dai loro stessi nomi.
Dalle loro reazioni alla situazione disperata, che rivela la loro provenienza da situazioni di guerra.
Menziono che sono stato in Sudan 18 anni (soprattutto all¹Ovest) e per altri 18 anni sono stato tra in profughi sudanesi (provenienti dal Nord, Sud, Est, Ovest Sudan) in Egitto.
P. Cosimo Spadavecchia,
missionario comboniano a bordo della Cap Anamur