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inchieste
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Rom, Sinti e Camminanti:
gli zingari in Italia
Sono 110 mila: nel complesso della popolazione
la percentuale più bassa d'Europa
Gli Zingari che vivono in Italia sono circa 110.000, la più bassa percentuale in tutta Europa. Gli Zingari di cittadinanza italiana (fra cui gli ultimi nomadi) sono circa 70.000: · Rom ABRUZZESI e MOLISANI Estesi anche
al nord della Campania e della Puglia, a tutto il Lazio e con “colonie”
in Umbria, Toscana, Emilia, Veneto, Alto Adige, Lombardia).
· Rom NAPOLETANI (detti Napulengre) Fortemente mimetizzati nel capoluogo, vivono in comunità nella cintura partenopea e in tutte le altre provincie campane; fortemente inseriti fino a trenta anni fa in tutta l'economia campana, fabbricavano arnesi per la pesca, praticavano spettacolo ambulante con pony e pianole nelle ville e nelle piazze, addestravano pappagallini per la chiromanzia; vivono soprattutto di piccolo commercio ambulante, ma qualcuno ancora esercita i vecchi mestieri spesso spingendosi, a piccoli nuclei, nelle regioni circostanti). · Rom CILENTANI Stanziati da secoli nel basso Salernitano in diversi centri, fra i quali una grande comunità, circa 800 rom, si trova ad Eboli, dove alcune rumrià hanno raggiunto alti livelli di scolarizzazione fino alla laurea; erano annoverati, in quanto zingari, fra i mestieri ufficiali del Cilento per la loro indispensabile arte di riparatori ambulanti di utensili per la campagna. · Rom LUCANI Anche loro in
passato grandi allevatori di cavalli, vivono in tutta la Basilicata
· Rom PUGLIESI Numerosi in tutta la regione ma soprattutto nel Salento, sono del tutto simili ai loro fratelli lucani, ma con un tenore di vita più basso; è ancora attiva la produzione artigianale da parte delle rumrià di piccoli attrezzi in metallo per l'economia domestica; non rara la gestione di macellerie equine. · Rom CALABRESI Molto numerosi
in tutte le province calabresi, con minore densità a Vibo, sono
Gli sicuramente i rom più poveri del nostro paese, tanto che non
meno di 2000 vivono ancora in baraccopoli; in particolare nel reggino ed
in tutto il catanzarese il livello di vita è più precario
degli stessi khorakhanè bosniaci, a fronte invece di una ottima
condizione abitativa nel cosentino; come attività, hanno abbandonato
il commercio
· CAMMINANTI SICILIANI Semi stanziali
anche a Milano, Roma e Napoli, sono con i kalderasha fra gli ultimi nomadi
ancora con i vecchi mestieri di arrotino e ombrellaio e con quello recente
di manutenzione delle cucine a gas; la più grande comunità
vive a Noto).
· SINTI GIOSTRAI L'esame del loro romanès, lascia ragionevolmente dedurre che si tratti dei primi zingari giunti via terra in Italia all'inizio del 1400, tutti comunque diffusi nelle regioni del centro - nord e in estate anche nel sud e nelle isole; prendono la denominazione dalle regioni, i cui dialetti stanno lentamente soppiantando la lingua romanì: Sinti Marchigiani, Sinti Emiliani, Sinti Veneti, Sinti Lombardi, Sinti Piemontesi, Sinti Gackane (leggi Tedeschi). La mancata dolosa applicazione da parte dei Comuni della Legge Corona sullo spettacolo viaggiante del 1968, sta facendo scomparire con loro il più antico dei mestieri zingari, trasformandoli in rottamatori o venditori di bonsai artificiali). I Sinti contano circa 30.000 unità. · Rom HARVATI Si tratta di
Rom immigrati in Italia dal Nord della Jugoslavia, in conseguenza delle
due guerre mondiali e della persecuzione Ustascia, comunque riconosciuti
cittadini Italiani anch'essi; vivono tutti nel centro-nord in particolare
nelle regioni orientali; i Rom Istriani e Sloveni, già cavallari,
adesso vivono di rottamazione;
· Rom LOVARA Consideriamo quei Rom di cittadinanza spagnola o francese che transitano per periodi molto lunghi in tutta Italia, sia per motivi economici, che per i raduni del nuovo credo religioso evangelista; peraltro si contano anche alcuni piccoli gruppi di Lovara “slavi”, ”svedesi” e apolidi. Non più di 1.000 unità. Zingari dell'est europeo in Italia Gli zingari
provenienti dall'est europeo (Polonia, Romania e soprattutto Jugoslavia)
sono circa 40000.
· ROM KHORAKHANE' (= zingari musulmani) · “cergarija” (cerga
in serbo-croato = tenda) ; giunti nel 1967 a Milano, vivono in grandi comunità
in campi comunali del Centro-Nord; sono tutti originari dellla cittadina
bosniaca di Vlasenica.
· ROM DASIKHANE'
(cristiano
- ortodossi, alla lettera “serbi”)
Come i crna
gora per i khorakhanè, sono tutti originari di una regione (in questo
caso la Serbia), ma successivamente immigrati in altre (Macedonia e Croazia).
Sono presenti (anche da trent'anni) nel Centro-Nord e nel sud soltanto
nel Napoletano e in Sicilia. Fortemente tradizionalisti nell'organizzazione
sociale interna, curano meticolosamente le alleanze matrimoniali. Soltanto
gli Arlija non usano correntemente la lingua romanì.
· ROM RUMENI Scacciati
dalla Germania dopo la compravendita marchi/profughi fra il loro governo
post-Caesescu e quello tedesco, provengono da Craiowa e Timisoara dove
nel frattempo molte delle loro case erano state bruciate dalle bande neonaziste.
Sono in una rapida espansione immigrativa nel nostro Paese. Fra di loro
alcuni complessi di musicisti professionisti che non disdegnano l'attività
artistica di strada. La più grande comunità è stanziata
a Roma.
** Khorakhanè e dasikhanè sono presenti capillarmente in tutte le regioni Italiane, fatta eccezione per la Lucania e il Molise. I rom rumeni non sono più di un migliaio, tutti gli altri sono dell'ex - Jugoslavia o della Federazione Jugoslava, ivi compresi i rom profughi di guerra.
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